Il futuro del Milan si fa questa settimana. Elliott ha pronto il piano di gestione del club, mentre Yonghong Li ha perso quasi tutto il consenso popolare

Il futuro del Milan si fa questa settimana. Elliott ha pronto il piano di gestione del club, mentre Yonghong Li ha perso quasi tutto il consenso popolareMilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 2 luglio 2018, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Inizia la settimana della verità per il Milan. Non lo dico io né, tantomeno, i colleghi che da settimane si occupano della possibile cessione del club. Lo dice un termine ben preciso ovvero quello del tardo pomeriggio di venerdì 6, ovvero quando Yonghong Li dovrà aver saldato il prestito da 32 milioni di euro che il fondo Elliott ha concesso per completare il secondo aumento di capitale da 60 milioni, portando così il suo credito – interessi compresi – a 415 milioni di euro. Una cifra mostruosa che pone il fondo della famiglia Singer nelle condizioni di poter escutere il pegno se, entro venerdì, non avrà visione dei soldi che il cinese gli deve. Intanto, secondo quanto appreso, Elliott sta già pensando a come gestire il Milan, perché la sensazione che Yonghong Li stia bluffando in merito ai 32 milioni trovati è forte. Sarebbe tutto interesse del cinese versarli per guadagnare tempo fino a ottobre, ma così ancora non è stato. Occhio, dunque, ai prossimi giorni visto che la trattativa con Rocco Commisso è tutt’altro che saltata, ma se dovesse esserci un nuovo stop, sarà quello definitivo. L’imprenditore italo-americano vuole chiudere alle sue condizioni, ovvero coprendo il debito con Elliott lasciando il 30% delle azioni a Mr. Li e la gestione del mercato cinese. Condizioni che il proprietario rossonero non ritiene ancora soddisfacenti, anche perché pensa che gli 85 milioni che gli verrebbero bonificati, sono troppo pochi. Ma il cappio inizia a stringersi e il rischio che si apra la botola di Elliott è sempre più forte. Perché più passano le ore e più la lunga mano dei Singer si avvicina sul 99,97% delle azioni del Milan.

La speranza di tutti è che questa vicenda si risolva il prima possibile e il fatto che Elliott abbia già predisposto i soldi per garantire al continuità aziendale al club di via Aldo Rosi fa pensare che la famiglia Singer abbia pensato davvero a ogni ipotesi. Sul management c’è ancora nebulosità, anche se è evidente che sia se entri Elliott sia che enti un nuovo proprietario (direttamente o dopo cessione tramite Elliott), ci saranno dei cambi in tutte le aree della società. Funziona così in ogni ambito e non ci sarà da sorprendersi se dovesse accadere anche in caso di passaggio di mano del Milan. Tuttavia, al termine della storia – se ci sarà un termine – più di qualcuno dovrà dare delle spiegazioni a tutti su quello che è successo in questi mesi, il ruolo di Yonghong Li nella vicenda, senza calcolare il danno che ha subito e sta subendo la squadra, ferma alla rosa dello scorso anno, esclusa dall’Europa non solo per la break-even rule, ma anche per i dubbi che l’Uefa ha nutrito sulla proprietà. Oggi inizia davvero il countdown verso la scoperta del futuro del Milan. Un futuro che dovrà passare da un presente altamente operativo, perché chi sta davanti corre ancora forte e si è rafforzata. Con i tifosi che, giustamente, sono esasperati dalla situazione e che hanno ritirato la fiducia a Yonghong Li dopo tutto il tira e molla sulla cessione. Ma il tempo stringe, anche se i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo.