Avv. La Scala: "Dopo un anno fallimentare mi aspettavo altra comunicazione e idee chiare"

Avv. La Scala: "Dopo un anno fallimentare mi aspettavo altra comunicazione e idee chiare"MilanNews.it
Ieri alle 20:48News
di Gaetano Mocciaro

Giuseppe La Scala, presidente dei piccoli azionisti del Milan, ha parlato a Radio Sportiva dicendo la sua sulle manovre rossonere:

Su Tare e Allegri
"L'idea di tornare a un allenatore che avesse esperienza e capacità di presa sullo spogliatoio e un direttore sportivo competente ed esperto sembra un buon presupposto. Quel che sta accadendo adesso temo di non poterlo spiegare, mi auguro possa spiegarlo la società che mi sembra che in questo momento preferisca non dare segnali. Non so se è tattica o mancanza di idee o confusione"-

Sul mercato
"Si è chiusa finalmente l'operazione Ricci che era in piedi da mesi. L'arrivo di Modric è una cosa simpatica, una ciliegina sulla torta. Ma la torta ancora non si è vista. E può darsi che ci siano delle idee che non si vogliano raccontare o che si voglia formare la squadra più avanti, cosa che non so che impatto avrà sulla preparazione della squadra".

Sulla reazione dei tifosi
"Li vedo disorientati. Non si vede molto, se non una ridda di nomi associati quotidianamente al Milan, che come compaiono scompaiono. Più qualche trattativa che procede faticosamente e in ogni caso non si vedono nomi di primissimo piano".

Ancora sulle incertezze sulla squadra
"Non ho l'idea che Allegri e Tare diano in questo momento segnali chiari sugli obiettivi che il Milan intende perseguire, a parte Jashari che sta diventando una telenovela. La situazione è ancora tutta da costruirsi. Anche davanti, dobbiamo acquisire una punta ma Gimenez che farà? L'idea di Vlahovic è effettivamente perseguita? I tifosi milanisti di distinguono fra speranzosi e preoccupati. Torniamo al solito refrain: vediamo cosa capita nel range 15-25 milioni ma ho l'impressione che la squadra non potrà fare il salto di qualità che gli viene chiesto".

Sulla proprietà
"La proprietà a questa tifoseria milanista non lascia ben sperare. Dopo un anno definito da Furlani fallimentare ci si aspettava una comunicazione e delle idee chiare dal punto di vista del rafforzamento. Non faremo le coppe e mi aspettavo che società e allenatore mi dicessero che l'obiettivo era lo scudetto. E di volersi rafforzare. Ma se dici che l'obiettivo è il quarto posto non sei una proprietà, né un allenatore né un dirigente da Milan".