Carlo Nesti: "Prima il peggio, poi il meglio del Milan"
Alla fine, con 13 tiri, dei quali 6 nello specchio della porta, per l'Empoli, e 14/6 per il Milan, il 2-2 non fa una piega. La partita, però, sul fronte rossonero, è una esibizione di trasformismo. Nel primo tempo, la squadra di Inzaghi è ancora mortificata dalla sconfitta contro la Juve, e senza mordente. La difesa, in particolare Bonera-Zapata, è in balia di Pucciarelli, Verdi e Tavano.
Nella ripresa, sull'1-2, emerge una realtà: solo giocando intensamente, il Milan può mascherare i difetti in fase di copertura, ed esaltare il potenziale offensivo. A onor del vero, la rimonta sarebbe impossibile, se Tavano non mancasse una clamorosa occasione. Ma la squadra, che passa in 3' dal possibile 1-3 al 2-2, legittima il 4-2-3-1 con Honda, Menez e Torres, oltre a Bonaventura. Emerge la reattività, ma non la sicurezza.
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