Locatelli: "Ho sentito Allegri e gli ho fatto l'in bocca al lupo. Detto questo, spero che il Milan ci arrivi dietro"

"Ci sono tante sfumature, ma direi la continuità del lavoro e la voglia di migliorare sempre: sono le prime cose ho imparato: parte tutto da lì". Pensieri e parole di Manuel Locatelli, che ha raccontato così a La Stampa cos'è il DNA Juventus. Il centrocampista bianconero, ormai alla quinta stagione all'ombra della Mole, racconta anche del suo arrivo:
"Entrai in uno spogliatoio di mostri sacri: Chiellini, Danilo, Cuadrado, Alex Sandro, Dybala, Morata e Ronaldo che andò via poco dopo: soltanto vederlo era di grande impatto. Campionissimi ma soprattutto persone per bene da cui ho avuto la possibilità di imparare", le parole di Locatelli al quotidiano piemontese. Il classe '98 racconta anche di aver sentito il suo ex allenatore Massimiliano Allegri: "L'ho sentito e gli ho fatto l'in bocca al lupo, detto questo spero che il Milan ci arrivi dietro".
L'ex Milan si è soffermato anche su una domanda: "Cos'è la Juventus?". Locatelli risponde così: "Giorgio e Leo, capitani incredibili, stessi dna e mentalità, mi hanno insegnato cosa significhi la Juve: qui l'obiettivo è sempre vincere e lavoriamo per quello, come diceva Allegri "dobbiamo creare i presupposti" per riuscirci. Chiellini? Sarà fondamentale: solo chi è dentro conosce davvero l'ambiente ed è in grado di trasmetterne il significato".
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