L'anticipo di Galli - Ciao Tijji, il mercato parte in salita

Assegnati i ruoli di DS e Allenatore, sono cominciate le trattative per definire la rosa da mettere a disposizione di Mister Allegri, possibilmente, anche se non probabilmente, per il 7 luglio, data di inizio raduno.
Si parte, purtroppo, con un grosso sacrificio tecnico, malgrado l’AD Furlani avesse testualmente dichiarato che “per come siamo gestiti” non sarebbero state necessarie cessioni importanti per far quadrare i bilanci: l’uscita è quella di Tijjani Rejinders, miglior giocatore della scorsa stagione con i suoi 15 gol.
Come non manca di ricordare in ogni occasione Arrigo Sacchi, occorre partire dagli uomini e, in quest’ottica, per quello che mi è dato di sapere, la partenza di Tijjani è sicuramente una perdita importante; ma sono anche dell’idea che se un giocatore è fermamente convinto di restare nel Club, vi rimane. Evidentemente tutte le parti coinvolte, giocatore compreso, hanno voluto il trasferimento al Manchester City. L’olandese corona il sogno di giocare in Premier, che ha detto aver sin da quando era bambino; il Milan incassa una cifra intorno ai 70 milioni. A dare senso positivo o negativo all’operazione (che ai tifosi rossoneri fa ancora più male perché ricorda da vicino quella di Tonali) sarà vedere in che misura e come verrà investito il congruo incasso a cui, non dimentichiamolo, si aggiunge quanto ricevuto dalla Juventus per il riscatto di Kalulu.
Altro discorso è quello relativo a Theo Hernandez, inizialmente attratto dalla formidabile proposta economica ricevuta dall’Al Hilal della Saudi Pro League es uccessivamente raffreddatosi (comprensibilmente), in attesa di un’occasione europea. Di certo Theo è fuori dal nuovo progetto tecnico rossonero e Tare dovrà essere bravo acederlo alle migliori condizioni, evitando di perderlo a zero fra un anno. Un discorso analogo, almeno per la durata residua del contratto, è quello che riguarda Mike Maignan: anche il portierone rossonero (ex?) sembra affascinato dalle sirene inglesi e determinato a non rinnovare. Ad aspettarlo c’è il Chelsea allenato da Enzo Maresca, che vanta nel suo staff Michele De Bernardin, uno dei migliori allenatori dei portieri (ex Parma).
Fin qui le cessioni. E in entrata? Su questo fronte è sempre più probabile l’arrivo di Luka Modric, 39 anni, un giocatore che porterebbe con sé leadership, qualità di cui da tempo rilevo l’assenza nel gruppo. L’età non mi preoccupa: ciò che mi rende perplesso sono le zone di campo che Luka andrà ad occupare nel Milan. Mi spiego: se vogliamo che Modric mostri il meglio di sé e possa essere utile alla squadra sarà necessario pensare a un Milan che provi a giocare nella metà campo avversaria, perché è li che il fuoriclasse croato si muove ormai di preferenza: del resto ha trascorso più di 10 stagioni al Real Madrid, squadra offensiva per definizione! Ciò mi porta a pensare, o ad augurarmi, che Mister Allegri voglia virare verso un’idea di calcio basata sul dominio del gioco. Così si aiuterebbe molto il croato e si faciliterebbe il suo compito di leader tecnico, a beneficio di tutta la squadra: win-win, si direbbe oggi.
Se, al contrario, nella testa del tecnico livornese rimane l’idea di un blocco difensivo basso, Modric avrebbe qualche difficoltà in più, fermo restando che un campione di tale levatura saprebbe come adattarsi e rendersi utile alla causa. Quest’ultima scelta, di contro, favorirebbe Rafa Leao, che nel disegno tattico dovrebbe avere campo da attaccare davanti a sé, situazione a lui più congeniale rispetto a quella che prevede “traffico” e quindi spazi stretti in zona offensiva.
Detto questo, siamo solo all’inizio. Il mercato chiuderà il 10 giugno per poi riaprire per due lunghissimi mesi dal 1° luglio al 1° settembre: ogni giorno faremo i conti con nuove voci, ora allarmistiche ora affascinanti, quasi sempre fantasiose, e le formazioni verranno scritte e riscritte. Non ci resta che continuare ad avere fiducia nel duo Tare-Allegri… Furlani permettendo!
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