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De Grandis: "Il Milan ci fa divertire. Sul mercato prenderei una punta. Romagnoli? Lo terrei in rosa"

ESCLUSIVA MN - De Grandis: "Il Milan ci fa divertire. Sul mercato prenderei una punta. Romagnoli? Lo terrei in rosa"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 28 marzo 2021, 15:00ESCLUSIVE MN
di Antonio Tiziano Palmieri

La redazione di Milannews.it ha contattato telefonicamente per un’intervista esclusiva, Stefano De Grandis, giornalista di Sky Sport. Con lui abbiamo affrontato tutti i temi d’attualità che riguardano la squadra allenata da Stefano Pioli. Ecco l’intervista completa.

Che voto dai alla stagione del Milan fino a questo momento?

“Da 1 a 10 per ora 8. Questa per il Milan è una stagione al di sopra delle aspettative. L’obiettivo massimo doveva essere l’ingresso in Champions League, che in questo momento è abbastanza saldo. La prospettiva scudetto è stata un sogno e comunque dal punto di vista del gioco, la squadra ci ha fatto divertire con i tre trequartisti e con l’esaltazione di alcune individualità come per esempio quella di Franck Kessie”.

Chi ha più meriti per ora? Società, giocatori, allenatore o è un mix di queste componenti?

“È facile dire un mix perché è anche giusto dividere questo merito fra tutte le componenti, ma se devo fare un nome, dico quello di Pioli. Dal lockdown in poi, il mister ha fatto sì che questa squadra abbia giocato in modo spettacolare, spensierato e offensivo. All’interno di questo discorso bisogna anche citare Zlatan Ibrahimovic perché ha cimentato la squadra, e la società perché comunque ha comprato diversi giovani ponendo le basi anche per la prossima stagione”.

Il discorso scudetto è chiuso? O mai stato aperto magari…

“No, mai aperto no perché se sei campione d’inverno a fine girone d’andata vuol dire che il discorso scudetto è stato aperto, eccome se lo è stato. Poi c’è stata una piccola flessione del Milan, coincisa con una grande crescita dell’Inter. Queste 2 cose insieme hanno procurato il gap che c’è attualmente a livello di punti in classifica, che non credo onestamente sia colmabile. Aritmeticamente il Milan può farcela ancora, ma mi sembra che in questo momento l’Inter faccia fatica a perdere punti, e ha anche lo scontro diretto a favore. La rimonta mi sembra difficile”.

Questione rinnovi di Ibrahimovic, Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu, come vedi la situazione?

“Sono 3 giocatori importanti, ma capisco il fatto che la società debba fare i suoi conti perché i club che funzionano sono quelli attenti al bilancio. Dal punto di vista tecnico sono importanti perché Donnarumma, se non è il numero 1 al mondo poco ci manca e comunque lo diventerà, Ibrahimovic è fondamentale per quello che rappresenta, e Calhanoglu nell’ultimo anno è stato il trequartista migliore in Serie A. È anche giusto però che la dirigenza faccia i propri ragionamenti”.

In vista della prossima stagione, dove la squadra può essere rafforzata?

“Non è facilissimo individuare una zona di campo dove rafforzare questo Milan. Mi viene da dire che ci sarebbero da prendere un centrocampista, e un attaccante capace di fare gol alternativi a quelli che fa Ibrahimovic. Rebic li ha fatti i gol, anche se quest’anno un po’ meno. Direi quindi qualcuno di personalità in mezzo al campo e un centravanti. Ad esempio in questa stagione l’assenza di Ismael Bennacer è stata pagata a caro prezzo dal Milan”.

Come valuti la posizione di Alessio Romagnoli in questo momento, con Fikayo Tomori in rampa di lancio e Simon Kjaer punto fermo?

“Penso che Romagnoli sia un valore aggiunto del Milan, anche se quest’anno non è andato bene e le critiche nei suoi confronti sono lecite. Tomori bisogna vedere se verrà riscattato perché costa tanto. L’ex Chelsea al Milan ha dato una grande velocità di base che gli altri non hanno, soprattutto lo stesso Romagnoli. Il capitano rossonero più che un’alternativa a Tomori potrebbe essere un suo partner. Romagnoli lo manterrei sicuramente in rosa, sapendo che può alternarsi. Potrebbe fare coppia più con Tomori che con Kjaer, ma una società che punta a vincere in Italia e in Europa, può anche avere un difensore forte in più. Detto ciò, nemmeno Romagnoli può avere il posto da titolare assicurato data l’attuale concorrenza”.

Un tuo parere sulla questione nuovo San Siro a Milano? Ormai la situazione sta diventando sempre più complicata a quanto pare.

“Non sono bravo a capire le questioni amministrative e comunali che ci sono dietro, ma è chiaro che lo stadio di proprietà ha permesso di fare il salto di qualità ad alcune società tipo la Juventus in Italia o alle squadre inglesi. Non so quali scogli debbano essere superati, ma è evidente che per una società come il Milan, lo stadio serva. L’attuale San Siro è bellissimo, è un gioiello, ma è anche vero che lo stadio di proprietà è molto più produttivo a livello economico-finanziario”.