Milan, l'identità di gioco come antidoto alla negatività in vista della gara con il Napoli

Milan, l'identità di gioco come antidoto alla negatività in vista della gara con il NapoliMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
venerdì 17 dicembre 2021, 13:00Primo Piano
di Pietro Andrigo

Se si dovesse trovare un termine per descrivere gli ultimi giorni in casa Milan, delusione di certo sarebbe il concetto più appropriato. La squadra di Pioli, coesa e entusiasmante nel gioco e negli interpreti, è recentemente incappata in un periodo sfortunato composto da infortuni pesanti e prestazioni non pienamente convincenti. Le ultime due defezioni, Kjaer e Leao, si vanno ad aggiungere ad una lunga lista di assenti che, oggettivamente, non hanno mai permesso a Pioli di disporre della rosa completa. Le scuse fatte di 'se' e di ma', tuttavia, non fanno parte del dna rossonero e tanto meno del Milan di Pioli che, in vista della partita con il Napoli, proverà a ripartire dalle certezze di un gioco collettivo entusiasmante e che ha permesso ai rossoneri di lottare per le posizioni alte della classifica.

KJAER, CALABRIA, LEAO E NON SOLO... - Nella conta degli infortunati, l'infermeria rossonera non è mai stata completamente vuota ma ha visto una serie di porte girevoli tra giocatori recuperati, nuovi infortunati e ricadute. Questa realtà dei fatti ha quindi portato Pioli a non contare mai effettivamente sulla rosa al completo e questo ha inevitabilmente inciso sulle prestazioni della squadra. Al tempo stesso, queste defezioni hanno responsabilizzato giovani giocatori del gruppo e gregari che hanno trascinato i rossoneri ad ottimi risultati. Calciatori come Tomori, Tonali e Kalulu hanno sviluppato doti di leadership caratteriale e tecnica che li hanno resi delle sicurezze per il Milan così come Messias che si è imposto come una delle variabili più imprevedibili sulla trequarti rossonera. Con l'assoluta speranza che il Milan abbia pagato il suo conto con la sfortuna, Stefano Pioli quindi potrà ripartire da questi nomi oltre a quelli di Ibrahimovic, Romagnoli o Saelemaekers per tornare alla vittoria in campionato e a rilanciarsi dopo il brutto pareggio di Udine.

MANTENERE L'IDENTITÀ - Archiviata la rabbia per la prestazione con l'Udinese, il Milan dovrà ripartire sin da subito con il Napoli appoggiandosi alla sua precisa filosofia di gioco. Seppur privata di giocatori utili per il piano tattico rossonero, Pioli dovrà dimostrare che la regola matematica del 'cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia' è applicabile anche al calcio. Questo concetto non è facile se i fattori si chiamano Kjaer, Leao o Calabria ma i rossoneri dovranno riscoprire la propria identità tecnica e caratteriale, adattandola ai nuovi titolari, giocando in maniera semplice e cercando di essere più forti della sfortuna con l'entusiasmo dei più giovani. Facile? Assolutamente no ma il Milan ha dimostrato di non avere paura e di sapersi rialzare anche quando tutti lo davano per spacciato.