Milan: le due soluzioni per Leao. Ora basta, hanno stufato. Ci sta: è la squadra giusta

Milan: le due soluzioni per Leao. Ora basta, hanno stufato. Ci sta: è la squadra giustaMilanNews.it
martedì 8 novembre 2022, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello

A Nyon è arrivato un sorteggio giusto per la crescita del Milan. Attenzione, non un sorteggio “fortunato” o “abbordabile”, perché il Tottenham arriva da favorito alla sfida e ha delle importanti individualità. Conte conosce Pioli e il calcio italiano, gli Spurs ogni anno investono milioni su milioni sul mercato, ed è una sfida da giocare al massimo della concentrazione per i rossoneri. Ma sicuramente il sorteggio poteva essere peggiore. Se il Milan avesse pescato Manchester City o Bayern Monaco sarebbe stato un doppio confronto proibitivo. Ora con il Tottenham ci sono delle possibilità e il Milan dovrà arrivare nel migliore dei modi a febbraio/marzo quando ci saranno le due partite. Il sorteggio è giusto per il percorso che sta facendo il Milan in Champions, e questa sfida permetterà a molti giocatori di crescere ancora di più a livello europeo. D’altronde l’obiettivo minimo degli ottavi è stato già centrato con successo, ora tutto ciò che verrà in più sarà prezioso per l’evoluzione della squadra e del club (anche in termini economici).    

Qualcuno teme che a gennaio il Milan possa perdere pezzi per strada e arrivare all’impegno col Tottenham senza il giocatore più importante della rosa. Ma l’intenzione del club non è quella di vendere Leao, e difficilmente a gennaio arriveranno proposte da oltre 120 milioni di euro. Il discorso semmai può essere affrontato con più sostanza a giugno, ma il punto è sempre lo stesso. Si possono fare tanti giri di parole, tante ipotesi, ma alla fine le soluzioni sono sempre due, come per qualsiasi altro rinnovo di contratto. O il Milan alza l’offerta di parecchio, probabilmente superando pure la soglia dei 7 milioni perché Rafa con parte dello stipendio andrà a pagare il risarcimento allo Sporting nel corso degli anni, oppure il giocatore troverà altre squadre. Sono due le possibilità, vedremo cosa accadrà. La speranza di Maldini e Massara e di tenerlo, e si dicono fiduciosi, ma per ora non è stata trovata l’intesa. L’unica cosa da evitare sarebbe di perdere Rafa a zero, in quella circostanza il danno economico sarebbe davvero rilevante.

Qualche giorno fa c’è stato un proliferare di dichiarazioni sul nuovo stadio. Personalità politiche e non, che parlano solo per avere visibilità, senza nemmeno avere il polso della situazione e dei fatti reali. Addirittura si parla di vincolo storico quando questa situazione era stata già superata da mesi. Infatti nel maggio 2020 la Soprintendenza ai Beni Culturali aveva dichiarato che non c’era un vincolo storico-culturale su San Siro. Ancora non entra in testa che la riqualificazione del quartiere porta benefici a tutti i cittadini, alla città e alle due società di calcio. Poi ci si lamenta che l’Italia è un Paese arretrato quando non si riesce nemmeno a prendere una decisione sullo stadio, in un senso o nell’altro. Milano non vuole ospitare lo stadio? Bene, allora si costruirà altrove, basta solo dirlo con chiarezza senza perdere ulteriore tempo.