Un plauso a Ivan Gazidis. Buon lavoro oggi a Giorgio Furlani. La sua ispirazione nelle parole di Antonio Ferrer, gran cancelliere di Milano. Il primo grande… Acquisto

Un plauso a Ivan Gazidis. Buon lavoro oggi a Giorgio Furlani. La sua ispirazione nelle parole di Antonio Ferrer, gran cancelliere di Milano. Il primo grande… AcquistoMilanNews.it
mercoledì 7 dicembre 2022, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

E’ una giornata speciale, anzi epocale questo 6 dicembre 2022. Giorgio Furlani è il nuovo Amministratore Delegato, dopo la magnifica e appassionata esperienza di Ivan Gazidis. Il dirigente sudafricano lascia in eredità un Milan che sta tornando ai suoi fasti antichi dopo un periodo travagliato, complicato, sofferto. E’ stata una scelta felice da parte di Paul e Gordon Singer affidare la gestione del Club a una figura che ha maturato un’esperienza importante nella Premier League. Quante inutili parole, quante sciocche illazioni, quante futili ironie al suo arrivo a Milano. I suoi anni nell’Arsenal, una società al vertice come organizzazione e fascino del campionato inglese, anche se priva di indimenticabili successi sul piano sportivo nelle ultime stagioni, per qualcuno rappresentava un aspetto negativo nel suo curriculum. Dimenticando il suo fattivo contributo come vice Commissario, e prima nel team di Fondatori, della Major League Soccer. Invece, come prima mossa, sempre in sintonia con la proprietà, si è circondato di validi collaboratori, iniziando un lavoro che, sul piano degli introiti commerciali, sta portando i suoi frutti. Sul piano sportivo, insieme a Paolo Maldini, Ricky Massara e Geoffrey Moncada, è riuscito a costruire un gruppo competitivo e spettacolare, pur nella dialettica a volte magari anche dura, ma sempre costruttiva sulle scelte. Due i capolavori di Gazidis e dei suoi collaboratori. Quando, al quarto piano di “Casa Milan” si è compresa la necessità di inserire, in un gruppo giovane, l’esperienza e il carisma di giocatori straordinari e vincenti, come Zlatan Ibrahimovic, soprattutto, ma anche come Simon Kjaer e Olivier Giroud. La seconda meravigliosa intuizione è stata la conferma di Stefano Pioli, quando sembrava ormai scontato l’arrivo in panchina di Ralf Rangnick. Una gestione sempre ispirata da una sostenibilità necessaria per sanare bilanci, appesantiti da zavorre precedenti. Oggi il Milan è un Club invidiato, un punto di riferimento per gli eccellenti risultati sul piano finanziario e sportivo.

Da oggi, come detto, siede sulla poltrona di Amministratore Delegato, Giorgio Furlani, dopo i suoi anni come Portfolio Manager nel Fondo Elliott. La domanda più ricorrente riguarda la sua futura gestione del Club. Cambierà qualcosa sul piano sportivo? Il Milan diventerà ricco protagonista nelle trattative più calde? L’opinione generale è anche la mia. Giorgio Furlani, milanese e milanista, ha ben studiato nei suoi anni giovanili “I promessi Sposi” del milanesissimo Alessandro Manzoni. Certamente, nella sua futura attività di AD, trarrà ispirazione da un personaggio diventato famoso per una frase, che si è trasformata in un motto ben conosciuto. E’ infatti il Gran Cancelliere di Milano Antonio Ferrer che si rivolge al cocchiere, mentre la carrozza è circondata dai milanesi in fermento per la carestia, dopo la peste, con le celeberrime parole: “Adelante, Pedro, con Juicio“. Sì avanti, ma con giudizio. Non mi aspetto dunque acquisti da 50 o 60 milioni, ma una politica tesa a migliorare il livello della rosa, sempre però attenta al bilancio. E’ una scommessa affascinante colmare il gap con le squadre europee di vertice, seguendo questa filosofia e questa strategia, ma è una sfida che Giorgio Furlani vuole vincere. Sul tavolo del nuovo AD, un file subirà una accelerazione doverosa e necessaria. Quello della costruzione del nuovo stadio. E’ un pensiero fisso di Furlani, che ha sempre legato il futuro vincente ai più grandi livelli del progetto Milan alla costruzione di un nuovo impianto. I tifosi rossoneri gli augurano di raggiungere i traguardi che ha ben chiari nella sua mente razionale e nel suo cuore rossonero. Giorgio Furlani ha vissuto da bambino i trionfi degli Immortali e degli Invincibili. Da Ragazzo quelli dei Meravigliosi di Carlo Ancelotti. Seduto in tribuna da appassionato tifoso. Il mio augurio è quello di vivere tante vittorie oggi, con la stessa emozione, anche da Amministratore Delegato. L’urlo di gioia non cambia e non cambierà. Un gol del Milan è la felicità più grande, da tifoso e da dirigente!