Manca una settimana al raduno a Milanello. Regole, responsabilità, unione: parte l'Allegri-bis

"Le minestre riscaldate nel calcio non funzionano" dice un detto ormai popolare. Può sicuramente trovare riscontri, così come possiamo trovare diverse eccezioni. Ed il ritorno di Allegri al Milan è tutt'altro che una minestra riscaldata: il tecnico livornese, dopo l'esperienza rossonera di ormai più di 10 anni fa, ha continuato ad allenare, ha vinto, è stato messo in discussione e dopo un anno ai box ha una voglia matta di tornare in panchina.
Furlani, durante il media-briefing della scorsa settimana a Casa Milan, ha spiegato in modo chiaro la scelta: "(Di Allegri, ndr) Mi ha colpito la conoscenza del Milan, la conoscenza del campionato italiano e il fatto che oggettivamente ha vinto di più in A. Ha entusiasmo, ha una conoscenza del Milan e della società, una grande voglia di fare bene quest’anno. Tare prima di cominciare ha detto che Allegri era l’uomo per ricominciare e per riportare il Milan dove dev’essere”.
Tra una settimana comincerà ufficialmente il raduno a Milanello, con il mister che è già bello attivo da diverse settimane: riunioni con il suo staff, riunioni a Casa Milan per il mercato e tanta voglia di ricominciare, mettendo subito le cose in chiaro: il Milan deve tornare ad essere una squadra seria, rispettabile e formata da professionisti. Rispetto ai programmi iniziali l'ex Juve ha deciso di anticipare di qualche giorno l'apertura dei cancelli del centro sportivo rossonero per la nuova stagione. 4-5 luglio: primi test a Milanello per i giocatori; 6 luglio: convocazione entro la sera dei calciatori che prenderanno parte al raduno; 7 luglio: raduno vero e proprio con allenamento al mattino, chiuso al pubblico. L'allenamento sul campo esterno sarà alle ore 17.00. Max, a parte Gimenez e Modric, impegnati rispettivamente con Messico e Croazia, vuole tutti al raduno fin dall'inizio.
C'è un Milan da ricostruire, un'identità da formare, responsabilità da assegnare: da lunedì prossimo si comincerà a fare sul serio, con due sedute di allenamento al giorno e Milanello come vero e proprio domicilio per i calciatori, che la sera potranno tornare dalle loro famiglie se vorranno, ma sia a colazione che a cena dovranno essere con la squadra per creare gruppo e unione, quella che forse nella passata stagione è un po' mancata.
Il nuovo Milan di Max dovrà essere soprattutto equilibrato, consapevole del momento e mai così sbilanciato come nelle ultime stagioni: la squadra verrà costruita con criterio e sotto le indicazioni del livornese, che punterà ad un 4-3-3 in cui avrà particolare importanza un centrocampo quasi del tutto rinnovato. Modric e Ricci sono le facce nuove, a cui si cercherà di aggiungere almeno un altro profilo tra Xhaka, Jashari e Javi Guerra: lo svizzero sembra essere il preferito dell'allenatore per la sua intercambiabilità, personalità e qualità tecnica. Leao e Pulisic saranno centralissimi e fondamentali per la fase offensiva rossonera.
Allegri sarà accompagnato da un nutrito staff, tra volti noti e nuovi ingressi: Bernardo Corradi si unisce a Landucci, Dolcetti, Trombetta, Filippi e Magnanelli.

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