Manca una settimana al raduno a Milanello. Regole, responsabilità, unione: parte l'Allegri-bis

Manca una settimana al raduno a Milanello. Regole, responsabilità, unione: parte l'Allegri-bisMilanNews.it
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di Manuel Del Vecchio

"Le minestre riscaldate nel calcio non funzionano" dice un detto ormai popolare. Può sicuramente trovare riscontri, così come possiamo trovare diverse eccezioni. Ed il ritorno di Allegri al Milan è tutt'altro che una minestra riscaldata: il tecnico livornese, dopo l'esperienza rossonera di ormai più di 10 anni fa, ha continuato ad allenare, ha vinto, è stato messo in discussione e dopo un anno ai box ha una voglia matta di tornare in panchina.

Furlani, durante il media-briefing della scorsa settimana a Casa Milan, ha spiegato in modo chiaro la scelta: "(Di Allegri, ndr) Mi ha colpito la conoscenza del Milan, la conoscenza del campionato italiano e il fatto che oggettivamente ha vinto di più in A. Ha entusiasmo, ha una conoscenza del Milan e della società, una grande voglia di fare bene quest’anno. Tare prima di cominciare ha detto che Allegri era l’uomo per ricominciare e per riportare il Milan dove dev’essere”.

Tra una settimana comincerà ufficialmente il raduno a Milanello, con il mister che è già bello attivo da diverse settimane: riunioni con il suo staff, riunioni a Casa Milan per il mercato e tanta voglia di ricominciare, mettendo subito le cose in chiaro: il Milan deve tornare ad essere una squadra seria, rispettabile e formata da professionisti. Rispetto ai programmi iniziali l'ex Juve ha deciso di anticipare di qualche giorno l'apertura dei cancelli del centro sportivo rossonero per la nuova stagione. 4-5 luglio: primi test a Milanello per i giocatori; 6 luglio: convocazione entro la sera dei calciatori che prenderanno parte al raduno;  7 luglio: raduno vero e proprio con allenamento al mattino, chiuso al pubblico. L'allenamento sul campo esterno sarà alle ore 17.00. Max, a parte Gimenez e Modric, impegnati rispettivamente con Messico e Croazia, vuole tutti al raduno fin dall'inizio.

C'è un Milan da ricostruire, un'identità da formare, responsabilità da assegnare: da lunedì prossimo si comincerà a fare sul serio, con due sedute di allenamento al giorno e Milanello come vero e proprio domicilio per i calciatori, che la sera potranno tornare dalle loro famiglie se vorranno, ma sia a colazione che a cena dovranno essere con la squadra per creare gruppo e unione, quella che forse nella passata stagione è un po' mancata. 

Il nuovo Milan di Max dovrà essere soprattutto equilibrato, consapevole del momento e mai così sbilanciato come nelle ultime stagioni: la squadra verrà costruita con criterio e sotto le indicazioni del livornese, che punterà ad un 4-3-3 in cui avrà particolare importanza un centrocampo quasi del tutto rinnovato. Modric e Ricci sono le facce nuove, a cui si cercherà di aggiungere almeno un altro profilo tra Xhaka, Jashari e Javi Guerra: lo svizzero sembra essere il preferito dell'allenatore per la sua intercambiabilità, personalità e qualità tecnica. Leao e Pulisic saranno centralissimi e fondamentali per la fase offensiva rossonera.

Allegri sarà accompagnato da un nutrito staff, tra volti noti e nuovi ingressi: Bernardo Corradi si unisce a Landucci, Dolcetti, Trombetta, Filippi e Magnanelli.