Bravi, giovani e prezzo giusto: Arokodare e Djaoui Cissé. Detesto le forbici. Boutique Brugge come Chopard

Bravi, giovani e prezzo giusto: Arokodare e Djaoui Cissé. Detesto le forbici. Boutique Brugge come ChopardMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

I dirigenti del Milan non amano la parola “rivoluzione” relativamente ai lavori in corso per rafforzare la rosa. Beh, allora domando: come definire le operazioni di mercato che vedono le uscite di Reijnders e di Theo Hernandez, quelle possibili di Musah, Thiaw, Okafor, Adli, Bennacer, Emerson Royal, Pobega, Terracciano, con il possibile arrivo di due difensori di fascia e un centrale, di almeno tre centrocampisti e un centravanti titolare? Stiamo raccontando di un movimento, tra in e out, di almeno diciassette giocatori. Ripeto: DICIASSETTE GIOCATORI.
Ah, dimenticavo: con un nuovo allenatore e un nuovo direttore sportivo, entrambi di grande spessore.

Non piace il termine “rivoluzione”? Allora chiamiamola almeno “restaurazione”, cioè il tentativo di ristabilire un assetto tecnico e tattico degno del blasone del Milan, dopo l’interruzione nella stagione 2024-2025. Quella che io definisco la più brutta e negativa della storia del Milan.

Intanto, per parlare di futuro… che è meglio, devo confessare quale sia l’oggetto casalingo che, in questo momento, detesto in maniera particolare: le forbici. Eh sì, forbice ampia tra domanda e offerta per Xhaka. Forbice ampia tra domanda e offerta per Jashari.

La mia soddisfazione per la riapertura della trattativa per un giocatore che considero avviato verso la carriera di campione, appunto Jashari, è stata travolta da una doccia gelata per la richiesta della solita gioielleria chiamata Bruges. Costo: non meno di 40/50 milioni. Quasi quasi costa meno comprare dalla boutique Chopard, in 1, Place de Casino, Montecarlo, rispetto alla boutique Brugge, in Olympialaan 74, Brugge.

Mi sembra più abbordabile il deal legato a Granit Xhaka. Anche in questa trattativa si parla di una netta differenza tra le richieste del Bayer Leverkusen e il Milan, ma potrebbe essere superabile, visto che si tratta di qualche milione.

Il Milan è alla ricerca, si sa, di un attaccante come alternativa a Santi “Messico e nuvole” Gimenez e di centrocampisti di valore, bravi, meglio se giovani.
Proponiamo due nomi, che mi ha suggerito l’amico Luca Diddi, professione match analyst e attento osservatore del calcio italiano e internazionale. Due figure che magari oggi non dicono molto ai semplici appassionati di calcio, ma certamente si tratta di prospetti interessanti. Da prendere subito, prima che scappino a cifre impossibili.

Il primo si chiama Tolu Arokodare, nigeriano, classe 2000, oggi al Genk. Professione: centravanti forte. Due anni nell’Amiens, squadra francese, con 14 gol in 55 partite. Poi, nel 2023, è passato alla squadra belga, dove ha segnato 26 gol in 64 partite. Tipico bomber da area di rigore, alto 197 centimetri, appartiene alla scuderia di Frank Trimboli, rappresentata in Italia da Paolo Busardò. Ricorda i Lukaku o gli Osimhen di inizio carriera, con un costo ancora molto interessante. Secondo Transfermarkt, circa 18 milioni. Varrebbe la pena approfondire!

Ancora meno noto, forse, un centrocampista francese nato nel 2004: Djaoui Cissé, oggi al Rennes e titolare nella Francia U21, dove ha segnato un gol nell’ultimo match vinto sulla Danimarca. Alto 1,88, ricorda un poco Paul Pogba per la corsa, per la dinamicità, per il senso della posizione.
Costo… rullo di tamburi… 8 milioni di euro. Tutti davanti alla TV, alle 21, dunque, per gustare le sue giocate in Francia-Germania.

In attesa, magari, di applaudirli a San Siro, questi, per dirla alla Maurizio Costanzo, i consigli per gli acquisti di oggi, giorno di mercato caldo: 25 giugno!