Squadra entusiasta. Mercato incompleto. Tare? Decide ancora Furlani

Mancano 20 giorni all'inizio del campionato. La squadra ha dato risposte positive nella tournee, soprattutto a livello di fase difensiva, come compattezza e partecipazione al nuovo progetto. Sono tante le dichiarazioni di entusiasmo nei confronti di Massimiliano Allegri da parte dei calciatori. Non frasi di facciata, ma dei veri e propri attestati di stima che un anno fa non ricordiamo per Fonseca. Oltre alle dichiarazioni pubbliche, risulta esserci grande gradimento del gruppo nei confronti non solo del nuovo allenatore, ma anche del suo staff, ritenuto dalla squadra davvero di alto livello (a differenza degli ultimi). Le premesse insomma, per il campo, sono molto buone.
Se guardiamo al mercato, però, duole constatare come persistano mancanze e lacune evidenti. Oggi non c'è il terzino destro titolare: assurdo, se pensiamo che siamo al 3 di agosto e il campionato inizia il 23. Poi c'è il capitolo Jashari. Nelle prossime ore capiremo, dopo il summit tra Furlani, Tare e Allegri, se il Milan proseguirà nella corsa al talento svizzero, o se deciderà di fermarsi. Le parole di Branchini, agente dell'allenatore, su Jashari ("Non sono neanche così sicuro che dentro la società siano tutti così d’accordo su questa operazione" ndr), alimentano sospetti importanti su divergenze in Società.
Tare stravede per lo svizzero, ma alla fine deciderà Furlani. Tare voleva anche Xhaka, ma alla fine ha deciso Furlani. Tare aveva parlato del probabile arrivo di altri 2 giocatori esperti oltre a Modric, ma oggi non si intravedono e alla fine decide Furlani. Tare aveva parlato anche con grande entusiasmo di Liberali, a novembre 2024. "Io sono un suo fan, mi piace molto, è un giocatore che quando ho visto la prima volta mi ha dato qualcosa di importante, mi ha emozionato vedere un giocatore così giovane giocare con grande personalità anche nella preparazione estiva con il Milan in America contro squadre importanti come Real Madrid e Barcellona. Non è da tutti. Anche lui è un giovane che può dare tanto al calcio italiano". Fa specie pensare che oggi il giovane di Lissone sia in uscita. Si dice che il giovane non voglia restare per come è stato gestito dal Milan. Se così fosse, un nuovo ds che stravede per lui dovrebbe fargli cambiare idea, o mal che vada assecondarne il desiderio, mantenendone il controllo. La sensazione, o forse qualcosa di più di una sensazione, è che sia cambiato qualcosa ma che alla fine non sia cambiato nulla: alla fine decide tutto Furlani.

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