Gazzetta - Il caso Doyen: come la mettiamo col bando della Fifa?
Come la mettiamo con il bando della Fifa, si chiede stamane La Gazzetta dello Sport in merito alla Doyen Sports? Dal primo maggio, infatti, il massimo organo calcistico ha vietato le Tpo (third-party ownership) e la Doyen, che dovrebbe supportare il Milan in sede di calciomercato, in questi anni ha operato proprio con le modalità classiche dei fondi d’investimento, acquistando percentuali di cartellini di calciatori nella speranza di incassare parte della plusvalenza dopo la cessione. Pratica già vietata in Italia e Inghilterra, ma diffusa in Sudamerica, Spagna e nell’Est Europa.
Di recente, però, Doyen (che ha chiesto a Bruxelles di sospendere il bando della Fifa) ha fatto sapere di non agire come Tpo ma come Tpi, cioè third-party investments, quindi non intervenendo sulla proprietà dei giocatori ma prestando soldi ai club per finanziare l’acquisto di talentio e guadagnandoci dalla vendita.
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