Come il figliol prodigo. Dopo “La panchina d’Oro”, Pioli candidato al “Pritzker Architecture Prize”. Solo ora Thiaw. Chiare le ragioni

Come il figliol prodigo. Dopo “La panchina d’Oro”, Pioli candidato al “Pritzker Architecture Prize”. Solo ora Thiaw. Chiare le ragioniMilanNews.it
mercoledì 22 febbraio 2023, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Ma Pioli disse ai servi: "Presto portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era perduto ed è stato ritrovato.” E cominciarono a far festa. Ho modificato in qualche parte la famosa parabola del figliol prodigo, raccontata dall’Evangelista Luca ( 15. 11-32 ), ma il senso di quello che potrebbe essere avvenuto martedì pomeriggio a Milanello non cambia. Le stalle con vitelli grassi da ammazzare, nel centro sportivo rossonero, certo non ce ne sono, ma  i sorrisi si sono sprecati quando Mike Maignan è apparso in gruppo, per la prima volta, dopo 157 giorni. Sì, da quell’ultimo allenamento insieme ai compagni il 17 settembre dell’anno scorso. Non voglio certo dimenticare né voglio mostrare irriconoscenza nei confronti di “Serratura" Tatarusanu, che ha aiutato il Milan a conquistare gli ottavi di finale di Champions League e a portarsi a cinque punti dal Napoli, la sera del 4 gennaio. Poi la vera squadra, lui compreso, si è dileguata, per riapparire dagli spogliatoi all’inizio del secondo tempo del derby di Campionato. Sta per tornare dunque Mike Maignan, il portiere più forte della scorsa stagione, forse già contro l’Atalanta o, al più tardi, a Firenze. Saranno decisivi gli allenamenti di mercoledì, giovedì e venerdì. Poi le valutazioni di Stefano Pioli decideranno se partirà dal primo minuto o il suo debutto, in questo 2023, avverrà sabato quattro marzo. Un giorno ricco di commozione per i tifosi presenti al Franchi, per l’allenatore Stafano Pioli, per i giocatori in campo, per tutti gli appassionati  di calcio perché ricorrerà  il quinto anniversario della scomparsa di Davide Astori, che, a quattordici anni, ha cominciato la sua troppo breve avventura nel mondo del calcio con la maglia del Milan.

Parlando ancora dell’allenatore milanista, con merito ha ricevuto “La panchina d’oro 2022”, come miglior allenatore della scorsa stagione . Mi auguro che ,durante la sosta di marzo, venga insignito anche  del  “Pritzker Architecture Prize”. Lo merita l’allenatore parmigiano perché  ha realizzato un’opera, degna delle altre archistar Norman Foster, Renzo Piano e Santiago Calatrava , quando ha studiato e creato il Milan, vincitore dello Scudetto numero 19. Come è scritto sulla medaglia , “un’opera che dimostra la combinazione di talento, visione e impegno“. Forse di quasi uguale valore e significato potrebbe essere l’ultima realizzazione,  coraggiosa, intelligente , creativa sulla quale ha cominciato a lavorare qualche giorno fa. . Il cambiamento di schema ,almeno sulla carta, altrimenti Pioli si adombra, che ha permesso al suo gruppo di ritrovare il filone di gioco, totalmente smarrito. Anche se per assegnargli ,senza condizionamenti, il premio, il tecnico di Parma e i tifosi rossoneri dovranno attendere i prossimi tre impegni, due in campionato e uno in coppa.

Qualcuno borbotta imputando a Pioli il tardivo impiego di “Oro del Reno “ Thiaw o la perdurante assenza  di Vranckx o addirittura il fatto che abbia inserito Bakayoko, “ il Molosso “ del centrocampo. Una delle virtù dell’allenatore milanista è la sua capacità di aiutare la crescita dei tanti giovani, inseriti dai dirigenti, in questi ultimi anni. E’ riuscito nel difficile compito, proprio perché mai li ha buttati nella mischia , azzardando le scelte quando non li avesse ancora ritenuti pronti. Li allena, li guarda, li studia, parla loro, capisce dagli sguardi se siano cresciuti di personalità e di livello tecnico . Solo allora li inserisce in squadra, per il bene loro e del Milan. Certo la perfezione porta al manicomio, quindi anche Pioli non mi ha convinto in qualche scelta, soprattutto nei giorni urfidi di gennaio. Chi però li guida tutti i giorni è lui e solo lui. Fidiamoci della sua saggezza, della sua esperienza, delle sue intuizioni. Non è colpa di Pioli, se il Napoli sembra la SSC TUATARA,  l’auto che nel 2021 ha superato i 455 km /h. Il Milan deve puntare al secondo posto e continuare la sua avventura in Champions League. Arrivare primo nel campionato dell’estate 2020, conquistare il secondo posto ,poi , nella scorsa stagione , lo Scudetto ,infine ,speriamo, ancora un piazzamento d’onore in questo campionato, rappresenterebbe un cammino trionfale, visto i risultati prepotenti dell’Inter di Conte e del Napoli di Spalletti. Insomma i piazzamenti non sono certo un rimpianto. Ora però da Stefano Pioli, io e tanti suoi tifosi attendiamo ancora un altro regalo. Rivedere in campo Zlatan Ibrahimovic  Non come un regalo a noi o a lui, ma come un giusto riconoscimento a un Campione che non ha ancora finito di stupire . Ne sono certo, grande Ibra Supremacy!