Contro tutte le voci. Soli come sempre

Contro tutte le voci. Soli come sempreMilanNews.it
sabato 16 aprile 2022, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Il Milan è stato bravo a non inseguire le voci e si è concentrato solo sulla partita. Le voci. Quali voci? Tante e non da poco...le citazioni dei francesi grandi amici dei vertici Uefa...i complotti inesistenti sul calendario che stavano per portare ad un ricorso anche su quando fare recuperare l'Atalanta contro il Torino...le voci su dettagli organizzativi di persone che lavorano su cose da ufficio che tutti e insisto tutti fanno ma che vengono volgarmente spifferati solo sui rossoneri...le voci sull'interesse di grandi gruppi per la proprietà del Milan. Interessamenti non confermati ma che rimarcano semmai il rinnovato e grande appeal del brand rossonero gestito con questa visione e con questa intensità. In tutto questo, in questa vigilia "tranquilla", il Milan è andato in campo e ha gestito la partita con il Genoa. La squadra di Blessin al ritorno ha pareggiato con Atalanta e Inter, non è squadra che autorizza voli pindarici e passeggiate sui petali di rosa. Niente di spettacolare e niente di travolgente nella prestazione rossonera, ma tanto invece di organizzato, di pensato, di controllato. Se poi all'abitudine a non prendere gol che il Milan si è cucito addosso, aggiungiamo la freschezza, l'entusiasmo, delle ultime sgroppate della gara ecco che recuperiamo una nostra importante componente. 

Proviamo a pensare ad un anno fa: il Milan-Genoa di aprile di un anno fa. Rispetto a quella di oggi, la squadra era un po' appesantita. Il 2-1 sul Genoa era arrivato su una autorete sfortunata di Scamacca e blindato da un doppio, clamoroso, salvataggio di Kjaer e Tomori sulla linea. Oggi 2-0 e zero occasioni avversarie, se non il colpo di testa al 93' sul 2-0 che è servito più a ricordarci che Maignan è un fuoriclasse che ad aver rischiato davvero qualcosa di concreto. Ora ci sono da gestire i nostri, tipici, rigurgiti da emergenza infortuni. Da Rebic e Bennacer pre Toro a Calabria e Gabbia prima e durante Milan-Genoa. Con Ibra e Romagnoli che guardano da bordocampo. Non facciamo salti di gioia evidentemente, ma si stanno creando le classiche condizioni in cui lo spirito di questo gruppo si fortifica. Perchè il Milan è fatto un po' così: se deve allungare si incaglia contro Bologna e Torino, ma se deve tener duro con le unghie e con i denti batte un avversario tosto come il Genoa. Ed è con le unghie e con i denti che bisogna lavorare duro martedì sera e domenica sera. Ci daranno per sfavoriti sia in coppa Italia che in campionato. E noi prepareremo le gare da soli, soli come sempre, soli con le nostre unghie e con i nostri denti Appunto.