Kessiè: c’è via libera di Elliott al rinnovo. Sul riscatto di Tonali restano nodi economici. Per la Champions servono rinforzi all’altezza

Kessiè: c’è via libera di Elliott al rinnovo. Sul riscatto di Tonali restano nodi economici. Per la Champions servono rinforzi all’altezzaMilanNews.it
giovedì 1 luglio 2021, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Facciamo un giro veloce intorno al caso Kessiè, l’argomento del giorno per casa Milan e per la sua tifoseria. La trattativa, per quel che riguarda la proprietà, e cioè Elliott, è stata sbloccata con la conferma di una disponibilità ad avvicinarsi il più possibile alla richiesta del suo agente, George Atangana che ha chiesto 6 milioni netti di euro. Adesso c’è da cancellare un minuscolo incidente diplomatico avvenuto nel corso del precedente incontro e procedere spediti verso la firma del rinnovo che potrebbe anche avvenire anche per un numero di anni inferiore ai tre classici. Secondo le cronache di calcio-mercato, l’episodio di cui sopra sarebbe avvenuto tra Maldini e l’agente, di qui la decisione -saggia- di rivedersi in un clima più disteso. L’agente di Kessiè- che non ha una scuderia molto affollata e perciò avrebbe anche interesse a portare il centrocampista a scadenza- ha fatto questo ragionamento al Milan: Kessiè, per firmare con il Milan, ha “tradito” una parola data alla Roma; nel corso delle stagioni è sempre stato tra i più presenti e i più utili; nell’ultimo torneo è stato il pilastro portante del secondo posto. Il ragionamento di Maldini è stato questo: noi del Milan abbiamo frequentato molti fuoriclasse che, con le loro imprese, hanno reso possibile il raggiungimento di trofei importanti, e a loro veniva assegnato lo stipendio top del gruppo. Adesso è il caso di rimettere nel cassetto discussioni di questo tipo e puntare alla firma visto che l’azionista ha offerto la disponibilità a offrire una cifra considerata molto vicina alla richiesta del giocatore. Il tifo rossonero si è schierato dalla parte del club su Donnarumma e Calhanoglu, non lo farebbe su Kessiè.

La sintesi è la seguente: per Kessiè ci siamo quasi. Stesso risultato per il prestito di Diaz dal Real Madrid a condizioni considerate molto utili (3 milioni prestito, 22 il riscatto, 27 il contro-riscatto del Real entro l’estate del 2022) alla politica dei rossoneri che puntano appunto sui prestiti e non sugli acquisti onerosi. È questa, appunto, la difficoltà a completare l’operazione con il Brescia per il riscatto definitivo di Tonali nei confronti del quale resistono le perplessità da una parte e il rischio dall’altra di restituire al mittente un giovane talento ventenne che potrebbe sbocciare tra qualche mese da un’altra parte come è successo puntualmente con Locatelli e Pessina, oggi sarebbero preziosi per il centrocampo del Milan oltre che per la nazionale di Mancini. 

Il dibattito di questi giorni è incentrato sulla politica di Elliott. È vero che ha ridotto del 50% il deficit di bilancio dell’ultima stagione riducendolo a poco meno di 100 milioni ma sempre di 100 milioni stiamo parlando. Ora è evidente che mentre nel passato il tifoso milanista era abituato bene dalla Fininvest che interveniva e ripianava ogni anno, qui deve abituarsi a un altro proprietario e soprattutto a un’altra politica. Il sostantivo ripetuto come un mantra è “sostenibilità” che vuol dire: il Milan deve cercare di non perdere certe cifre. L’obiezione che arriva da più parti è la seguente: se non moltiplichi la cifra tecnica del gruppo, come fai a frequentare sempre la Champions sperando in un successo ogni tanto? Il famoso tetto dei 4 milioni viene considerato non un tetto ma una indicazione di massima per taluni esponenti della rosa. Di sicuro quest’estate sarà quella decisiva per il Milan di Elliott e l’area sportiva: perché migliorare dopo il 2° posto non è così semplice.