Kjaer, Ibra e gli altri infortunati: ecco quando torneranno. Mercato Milan, inizio gennaio impegnativo. Il nuovo stadio è necessario

Kjaer, Ibra e gli altri infortunati: ecco quando torneranno. Mercato Milan, inizio gennaio impegnativo. Il nuovo stadio è necessario
© foto di Antonio Vitiello
mercoledì 30 dicembre 2020, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello

Ancora una quindicina di giorni e poi il Milan potrà finalmente contare su Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese in queste ore si sottoporrà al controllo al polpaccio e se tutto procederà per il verso giusto, punterà a rientrare verso metà gennaio (indicativamente la partita contro il Cagliari il 18 potrebbe essere un obiettivo). Nello stesso periodo si rivedrà tra i convocati anche Ismael Bennacer, gara in più o gara in meno, mentre per Gabbia i tempi sono leggermente più lunghi. Chi sta molto meglio e potrebbe giocare contro il Benevento il 3 gennaio, o al massimo tre giorni dopo contro la Juventus, è Simon Kjaer. Il danese ieri ha svolto quasi tutta la seduta d’allenamento con il gruppo ed è sicuramente una buona notizia per Pioli. Il rientro del difensore centrale è ormai vicino. Solo lavoro personalizzato per Samu Castillejo che era uscito dall’ultimo match contro la Lazio a causa di un indurimento al flessore. Per Benevento il tecnico Stefano Pioli riabbraccia Kessie, tornato dalla squalifica, ma perderà Hernandez, appiedato dal giudice sportivo. Il dubbio è su Kjaer e gli allenamenti di questi giorni saranno decisivi ma c’è fiducia.

Sarà un inizio gennaio impegnativo per il Milan perché la dirigenza proverà a mettere a disposizione di mister Pioli i rinforzi giusti in tempi brevi. La priorità resta il difensore, anche se il rientro di Kjaer e le buone prestazioni di Kalulu hanno reso meno allarmante la falla nel reparto centrale. Tuttavia con la possibile uscita di Musacchio e Duarte il Milan vuole coprirsi in difesa e sta puntando con decisione a Mohamed Simakan dello Strasburgo. C’è ancora da trattare con la società francese, ma per il club rossonero può essere il rinforzo giusto per la capacità di Simakan di giocare sia centrale che terzino. Operazione che il Milan potrebbe chiudere attorno ai 17 milioni di euro, un giovane che la società ritiene valido e affidabile.

Attenzione anche al centrocampista perché nel mirino del club c’è anche la possibilità di un rinforzo in mediana. Soumarè del Lille piace ma sarebbe un’operazione solo in prestito, per questo difficile. Interessa anche Khéphren Thuram, 19enne del Nizza, giocatore seguito e che potrebbe dare una mano a Bennacer, Kessie e Tonali nella seconda parte di stagione. Sull’attaccante il Milan sarà attento alle opportunità, interventi in prestito o spese convenienti, ma non ci sarà un grosso investimento in questo reparto. Su Donnarumma abbiamo sempre segnali positivi, il portiere vuole restare al Milan e siamo convinti che alla fine rinnoverà. Si tratta solo di trovare la quadra a livello economico.

Il nuovo stadio è sempre più necessario e dopo questo lungo periodo di crisi avere una zona di Milano che potrà rilanciarsi con nuovi posti di lavoro sarà fondamentale. San Siro manca a tutti i tifosi, rappresenta la storia del club rossonero, il tempio di tante battaglie epiche. Ma serve dare una svolta. La struttura attuale non è più adeguata per un club come il Milan che mira a tornare tra i top in Europa dopo qualche anno difficile. Non è ammissibile che piova in tribuna stampa a causa di perdite d’acqua dal tabellone posto in alto, oppure manchino monitor in ogni singola postazione (giusto per fare un paio d’esempi che riguardano il nostro lavoro). Per non parlare della desolazione che c’è attorno allo stadio, una cattedrale nel deserto. Chi non vuole il nuovo stadio non comprende che a oggi è assolutamente necessario per un club come il Milan, sia a livello d’immagine che economico. Il Milan deve puntare al massimo e un grande impulso può darlo solo la nuova struttura sportiva, un nuovo simbolo per una città moderna e lungimirante.