La nuova proprietà. Ed ecco subito gli scettici, che spuntano fuori senza sapere ancora nulla. Leao-Vinicius? Mi tengo Rafa!

La nuova proprietà. Ed ecco subito gli scettici, che spuntano fuori senza sapere ancora nulla. Leao-Vinicius? Mi tengo Rafa!MilanNews.it
mercoledì 1 giugno 2022, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Qualcuno mi ha detto: “Le dichiarazioni di Paolo Maldini hanno un po’ rovinato l’euforia del dopo Scudetto”. Chiarisco subito. Io continuo a vivere nella nuvola magica sulla quale sono salito alle ore 19.50 circa di domenica 22 maggio. Una nuvola calda e morbida che continua a essere morbida e calda. Anzi, ho festeggiato la prima settimana da “I campioni dell’Italia siamo noi, siamo noi” mettendo nuovi gerani rossi sul balcone, proprio di fianco a una grande bandiera rossonera che ho esposto con orgoglio e soddisfazione. Niente e nessuno può scalfire la mia emozione per un meraviglioso Scudetto vinto con merito, bel gioco ed entusiasmo di un gruppo giovane.

Intanto dal campo ci spostiamo sulla scrivania. Gerry Cardinale è il nuovo proprietario del Milan dopo le firme, anche se la chiusura dell’operazione avverrà fra qualche settimana o qualche mese. Cavilli legali, burocratici e finanziari, sui quali non entro in merito. Non è ancora uscito il comunicato ufficiale, che i soloni in stato di agitazione permanente hanno già espresso le loro ipotesi, le loro illazioni o peggio i loro giudizi sulla nuova proprietà. Gli stessi tornati fuori ora dopo aver espresso giudizi negativi su Elliott, prima che il fondo di Singer cominciasse a lavorare. Per loro i Singer avrebbero venduto i giocatori migliori per autofinanziarsi, non avrebbero inseguito le vittorie sportive. Insomma, solo cinici finanzieri di passaggio. Hanno ovviamente sbagliato tutto. 

Primo: i campioni rossoneri sono ancora tutti in rosa, eccetto quelli che se ne sono voluti andare. Secondo: il Milan è Campione d’Italia. Terzo: i cinici uomini di finanza hanno lasciato gli austeri uffici di New York e Londra per festeggiare lo Scudetto con i tifosi, felici di agitare la bandiera sul bus della felicità. Miracoli di un pallone che rotola. Miracoli di un Milan che vince. I dubbiosi hanno già dimenticato tutto e, senza pudore, sono di nuovo qui a criticare Gerry Cardinale che non ha ancora alzato un foglio. Il loro cavallo di battaglia è soprattutto legato ai famosi algoritmi, con i quali lo sport americano si confronta per il rafforzamento delle rose, nel baseball, nel basket e nel football. In questo senso, sono molto tranquillo perché, chi è in buona fede, sa certo che l’algoritmo sia un formidabile e moderno collaboratore nell’eventuale prima scrematura delle figure da esaminare. Nulla più.

Paolo Maldini e Ricky Massara, che mi auguro possano continuare il loro lavoro con profitto, hanno già dimostrato di saper scegliere bene i giocatori che possano aiutare a migliorare la qualità del gruppo di Stefano Pioli. Quindi io aspetto, attendo, valuto e poi giudico. Spero che il primo passo possa essere il fondamentale incontro con Paolo Maldini, per illustrare la filosofia del fondo americano e studiare insieme le strategie. Una comunanza di idee tra Cardinale e il direttore dell’area sportiva sarebbe, come detto, l’ideale punto di partenza. A livello operativo, il più gradito biglietto da visita per la nuova proprietà sarebbe il rinnovo fino al 2027 di Rafael Leao. Ad ogni costo, a tutti i costi, anche con la doverosa eccezione sul tetto ingaggi della rosa, per un giocatore unico nel panorama europeo. Non dimentico certo di essere stato molto critico nel confronti del giocatore portoghese, soprattutto per quanto riguarda la continuità nel breve periodo, i novanta minuti, e il lungo periodo, partita dopo partita. L’ultimo mese ha invece offerto agli appassionati di calcio un Leao in edizione patinata, irresistibile, irrefrenabile, determinato, decisivo. Ripeto questo aggettivo: unico.

Ho visto la finale di Champions League, sperando nella vittoria dell’allenatore dei “meravigliosi”. Sì, di Carlo Ancelotti. La mia affermazione può apparire forte, ma ne sono del tutto convinto. Mai cambierei Leao con il match winner Vinicius. Grande attaccante, senza dubbi, ma le movenze, la velocità, la facilità nel dribbling, l’estro, la progressione mi sembrano superiori nel campione rossonero. Il Milan del futuro, il Milan che vuole essere competitivo in Europa, il Milan che vuole essere simbolo di stile, classe e spettacolo non deve prescindere proprio da “mozzafiato” Leao, ancora con tanti margini di progresso. Attendiamo allora i primi passaggi della proprietà. La cultura e la filosofia di Elliott sono una buona garanzia. Le conoscenze dello sport a grandi livelli di Gerry Cardinale regalano fiducia. Il “milanismo” di Paolo Maldini è il miglior viatico per un futuro grande Milan!