Milan: capire al volo la lezione Champions. L’eliminazione può essere la fortuna di Pioli. Maldini ha riaperto una porticina a Kessie

Milan: capire al volo la lezione Champions. L’eliminazione può essere la fortuna di Pioli. Maldini ha riaperto una porticina a KessieMilanNews.it
giovedì 4 novembre 2021, 13:14Editoriale
di Franco Ordine

La settimana che porta al derby comincia in salita. Perché al di là del modesto risultato rimediato con il Porto con la conseguente sicurezza di uscire dal girone a fine corsa, quel che più preoccupa è la perfomance offerta dal gruppo nel quale Pioli ha inserito ricambi rispetto all’Olimpico con la solita sapienza, per necessità (ci sono ancora troppi indisponibili nella lista: Rebic, Florenzi, Messias, Pellegri, Castillejo) e per rimettere benzina nel serbatoio di Brahim Diaz, con le gomme sgonfie al ritorno dal covid secondo pronostico scontato. Il Porto di Conceiçao ha dimostrato in modo plastico che senza corsa, palleggio e pressing, il confronto a livello europeo è quasi impossibile. Diciamola tutta: nei 180 minuti il Porto è stato nettamente superiore. E avrebbe persino meritato di chiudere con un secondo successo anche la sfida di San Siro. Quel colombiano, autore del gol del vantaggio, Luis Diaz (mica male) ha fatto venire il giramento di testa a Calabria che è stato uno dei più reattivi fino al giorno prima. Può essere un confronto simbolico. 

Aggiungiamo l’ultima annotazione calcistica: se hai quel numero di indisponibili, è evidente che non puoi dare il cambio ad alcune pedine fondamentali scacchiere di Pioli. Un esempio per tutti? Saelemaekers. Se il belga deve spolpare tutte le partite, una dopo l’altra, perché sono venuti a mancare tutti e due gli eventuali sostituti(Florenzi e Castillejo), non può meravigliare che a un certo punto cominci ad accusare la stanchezza. E con la stanchezza a perdere la sua nota produttività.

Da qui fino a domenica sera c’è il tempo di recuperare le energie ma soprattutto di riordinare le idee e di capire al volo gli errori commessi. È vero: in Champions, con gli arbitri, il Milan non ha avuto molta fortuna ma diciamolo subito non è certo colpa degli arbitri la classifica del girone. Assolutamente no.

Particolarmente interessanti le parole spese da Paolo Maldini sulla trattativa per il rinnovo del contratto di Kessiè. Clarence Seedorf gli ha servito un assist eccezionale: “A quell’età bisogna pensare non ai soldi ma alla carriera e dove ti trovi bene”. Maldini ha commentato dando una notizia a noi tutti: “Nei prossimi giorni ci sarà l’ennesimo incontro con l’agente di Frank e decideremo in tutta serenità. Capiamo il discorso dei soldi ma non è il caso di Kessiè. I campioni fanno la differenza ma sappiamo bene che l’idea di squadra e le motivazioni tra allenatore, calciatori e società c’è ed è la nostra forza”. Sembra quasi che esista ancora un piccolo margine per recuperare il rapporto con Kessiè e il suo agente. Naturalmente l’incontro “ennesimo” avverrà durante la sosta per le nazionali, probabilmente, a fari spenti. Di sicuro si capisce che Kessiè non può certo aspirare a una cessione in gennaio, come ventilavano alcuni esperti di mercato dopo l’arrivo di Conte al Tottenham. Il centrocampista da gennaio partirà per un mese e sarà impegnato nella coppa d’Africa. Impensabile che Antonio lo tratti a dicembre per averlo in campo, dopo l’usura della coppa d’Africa, a febbraio inoltrato. Piuttosto è da seguire con attenzione la dichiarazione di Ausilio a proposito dei rinnovi interisti. “Prima Barella e poi Brozovic” ha spiegato. Vuol dire: Barella ha più tentazioni, Brozovicha promesso di discutere prima con l’Inter. Ma pretende lo stesso trattamento economico riservato a Calhanoglu (5 milioni netti più bonus). E magari, nel frattempo, ha ascoltato anche qualche sirena milanese