Milan già nella storia. La sosta per accelerare su altri rinnovi. Kessie condizionato  

Milan già nella storia. La sosta per accelerare su altri rinnovi. Kessie condizionato  MilanNews.it
martedì 9 novembre 2021, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello

Signore e signori qui si fa la storia. Indipendentemente da come finirà la stagione, la partenza dell’attuale Milan è la migliore della storia del club. Mai i rossoneri avevano totalizzato 32 punti in 12 gare nell’era dei tre punti, e questo Milan (che continua ad essere bistrattato e sottovalutato), ha fatto meglio di squadroni del passato. Chapeau ! Il gruppo allenato da Stefano Pioli è partito a razzo, meglio del Milan allenato da Carlo Ancelotti nel 2003 (30 punti), di Capello nel 1992 quando fece 30 punti dopo dodici turni, e meglio di Liedholm nel 1964 quando ottenne 30 punti (a proposito di Liedholm, domani Pioli verrà proprio premiato dal figlio del “Barone”).

Il primato milanista assume ancora più valore perché non comprende sconfitte e soprattutto i rossoneri in queste dodici partite hanno già sfidato cinque big del campionato (Juve, Inter, Lazio, Roma e Atalanta), più di tutte le altre concorrenti. Alla ripresa ci sarà la Fiorentina, altro ostacolo difficile, ma Pioli conta di recuperare pedine (nazionali permettendo).

Durante la sosta è possibile focalizzarsi di più sul calciomercato e se nelle due settimane di stop ad ottobre il Milan ha sostanzialmente accelerato per chiudere i rinnovi di Kjaer e Saelemaekers, ora proverà con Bennacer, Leao e Hernandez. I colloqui stanno procedendo bene, c’è fiducia di poter blindare tre giocatori di fondamentale importanza per il progetto. Dialoghi in corso dall’estate con gli agenti di Bennacer, Hernandez e Leao, la cui scadenza è fissata per il 2024 e l’obiettivo è portarli al 30 giugno 2026. Ci sarà anche un importante aumento d’ingaggio. Bennacer e Theo percepiscono 1,5 mln e saranno raddoppiati con l’aggiunta di bonus, Leao invece guadagna 2 mln netti e pure il suo stipendio verrà alzato.

L’errore di Kessie nel derby è di voler tenere troppo palla in una zona pericolosissima e con il pressing dei nerazzurri, per poi perderla e commettere un pasticcio in area di rigore, un’ingenuità che fa seguito al rosso in Champions League contro l’Atletico Madrid. Sono sintomi di un giocatore non più sereno come l’anno scorso. Sciocchezze pagate caro dal Milan, soprattutto in Europa contro gli spagnoli. La sensazione è che le difficoltà sul rinnovo del contratto stiano incidendo anche su alcune scelte in campo. Franck ha alternato buone partite, come contro l’Atalanta a Bergamo, a gare in cui ha fatto scelte sbagliate: rigore fallito con la Lazio, espulsione con l’Atletico, rigore provocato con l’Inter. Al momento non ci sono grossi spiragli sul rinnovo, la richiesta da 8,5 mln bonus compresi è alta. La dirigenza vuole ancora provare a trattenerlo ma il prolungamento è sempre più difficile.