Pioli come il primo Ancelotti. Maldini e Massara, è già tempo mercato. E adesso, tutti a letto presto…

Pioli come il primo Ancelotti. Maldini e Massara, è già tempo mercato. E adesso, tutti a letto presto… MilanNews.it
venerdì 18 marzo 2022, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Non è il Milan (forse) la squadra più forte d’Italia, né (forse) la migliore. Gioca bene a intermittenza: grande con le grandi, timido e incerto con le piccole. Rosa perfettibile, titolari migliorabili. Tuttavia. 

Tuttavia i rossoneri sono lì, al vertice, da 2 campionati: solo un paio di volte il piede giù dal podio, per il resto sempre in zona medaglia. Ma il punto è proprio questo: le medaglie. Quella d’argento è già appuntata sul petto, ma… Si sa che le etichette nel calcio nascono (e muoiono) in un baleno. Ricordate Ancelotti? Perdente di successo, poi 20 anni fa iniziò a vincere senza fermarsi più. Ovunque e per sempre. Il capolavoro di Pioli è già tale considerando dove ha portato e inchiodato il Milan dal giorno del suo arrivo: dalla polvere alle stelle. Manca il finale, manca quella medaglia d’oro che spazzerebbe via lo scetticismo da cui il Milan è quasi stalkerato. Pioli ricorda Ancelotti, oltre che per la regione in cui sono nati entrambi, per la misura, la pacatezza, l’inventiva. Hanno intuizioni vincenti, hanno attraversato fasi critiche. Adesso a Pioli manca la vittoria, manca il successo per consacrare la sua bravura, la sua ostinazione, il premio per averci creduto da subito e aver lavorato tenacemente per questo. 

Nella volata finale, in queste 9 settimane ad alta quota, serve ogni minimo dettaglio. Qualsiasi cosa deve essere pensata e fatta per concentrarsi sullo scudetto, solo sullo scudetto come una magnifica ossessione: la dieta, il sonno, gli esercizi di relax oltre che ovviamente quelli sul campo. Non c’è nessun doppio senso, sia chiaro. Non c’è nessuna illazione. È un discorso generale che faccio avendo conosciuto e vissuto da vicino i Milan vincenti da Sacchi a Capello, da Zaccheroni ad Ancelotti fino ad Allegri. Quando si avvicinava il momento clou della stagione, la squadra entrava come in un ideale convento di esercizi spirituali e sacrifici. Nulla va lasciato al caso adesso che il destino è più che mai nelle mani dei rossoneri. Nulla. Massima concentrazione, massima determinazione, clausura quasi totale. Per acquisire convinzione, consapevolezza, entusiasmo. Vivere insieme sotto lo stesso tetto di Milanello.

Intanto, Maldini e Massara sono già iperattivi con lo sguardo rivolto al 2022/23: le voci di mercato si moltiplicano. Sanno bene dove e come migliorare questa rosa, questa squadra. Hanno la fiducia ormai incondizionata della società, avranno risorse importanti perché qualsiasi cosa accada a maggio, la rinascita di questo glorioso club vincente è appena iniziata. Ed è iniziata alla grande.