Pioli, non fidarti della Fiorentina. Se Gazidis lascia, tenete Furlani. Tutta la verità sul futuro di Leao

Pioli, non fidarti della Fiorentina. Se Gazidis lascia, tenete Furlani. Tutta la verità sul futuro di LeaoMilanNews.it
giovedì 28 aprile 2022, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

NON è SUCCESSO NIENTE. Non fatevi illudere da quello che è successo a Bologna dove pure c’è stato un incredibile epilogo per via dello sfondone di Radu che castiga l’Inter e lascia la classifica senza asterisco e senza cambiamenti. I due punti di vantaggio del Milan, a quattro turni dalla fine, con quel po’ po’ di calendario per i rossoneri, non rappresentano nessuna garanzia.

La Fiorentina vista con l’Udinese non deve trarre in inganno. È vero: ha preso 4 schiaffi dopo la sconfitta di Salerno e si capisce che al di là di qualche assenza, c’è stato un corto circuito dopo domenica. Per questo e per altri cento motivi, conoscendo le idee di Italiano, è il caso di spalancare gli occhi e non fidarsi dei viola.

CHI RESTA, CHI VA- So che nei dibattiti televisivi e nelle chat dei tifosi va di moda l’argomento futuro. Sarà bene ripetere qui quello che ho già spiegato in precedenti puntate: il Milan non sarà investito da una montagna di petro-dollari. Anzi, al contrario, uno dei motivi che ha spinto il fondo Investcorpad acquistare il Milan è stato proprio il modello virtuoso di Elliott, quello per intendersi del calcio sostenibile, col quale non si disperdono montagne di soldi. All’inizio dell’avventura, come ricorderanno molti, Elliott diede carta bianca a Leonardo e se ne pentì amaramente perché le due onerose operazioni di mercato (Piatek e Paquetà) costate un totale di 75 milioni si sono poi rivelatedue buchi nell’acqua. Da allora scattò il principio del controllo dell’azionista su ogni acquisto. Piuttosto quello che conta, in attesa del mercato, è il resto e cioè la scelta di chi guiderà il club. Ivan Gazidis, che tra l’altro ha curato il dossier FFP con l’Uefa, ha il contratto in scadenza a novembre: sarà lui a guidare la transizione. E sul suo futuro molto dipenderà da eventuali offerte di Elliott e anche dalla voglia del dirigente sud-africano di dedicare più tempo alla propria salute. Di sicuro Maldini con Massara e Moncada rappresentano i cardini di questo Milan per l’area tecnica. Con loro Stefano Pioli e il suo staff. Saranno confermati. 

Piuttosto c’è una figura poco reclamizzata in società che merita qualche approfondimento. Giorgio Furlani, protagonista della trattativa svoltasi a Londra con Investcorp, è innanzitutto un tifosissimo del Milan oltre ad avere nel suo curriculum professionale tante felici operazioni per conto di Elliott, il master ad Harvard dopo la laurea in Bocconi. Furlani è quello che conosce ogni conto del club, ogni dossier, ogni divisione. Sarebbe un gran colpo, per il nuovo proprietario, se riuscisse a convincerlo e a restare. Il cinese vuole far causa a Elliott per la plus-valenza ricavata nell’affare: dopo aver rovinato il Milan con Fassone-Mirabelli, vorrebbe anche il premio.

LEAO, CHE FARE- Leao ha un problema fin ora rimasto sotto traccia: deve una cifra enorme di risarcimento allo Sporting di Lisbona. E per obbedire al verdetto della Fifa deve trovare qualche generoso mecenate. Di recente il suo agente, Mendes (un Raiola vestito meglio), ha fatto sapere di aver ricevuto proposte allettanti per il suo assistito. Diciamo la verità: Leao è un gran talento, parte del quale non ancora espresso compiutamente, nel periodo decisivo di questa stagione è stato discontinuo, e dal punto di vista economico Mendes si aspetta per il rinnovo una cifra da top europa. Rinnovo qui una mia vecchia opinione: se dovesse arrivare davvero una offerta “irresistibile”, bisognerebbe lasciarlo partire. Naturalmente a condizionare di trovare un sostituto, in quel ruolo, degno della causa. Ho un suggerimento personale: Traorè del Sassuolo. Fatene l’uso che volete!