Senza perdere nemmeno un minuto...

Senza perdere nemmeno un minuto...MilanNews.it
sabato 18 maggio 2024, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

"I tifosi italiani preferiscono una società sana a una coppa una tantum o una vittoria estemporanea. Un club che abbia i conti in ordine e che non stacchi assegni milionari ogni sessione di mercato, strapagando i giocatori in nome di uno dei concetti più antichi del mondo: la vittoria. È questo quanto emerge dall'ultimo sondaggio di SWG per conto della Gazzetta dello Sport". Lo ha scritto ieri mattina la Gazzetta dello Sport. Non è la velina di nessuno. E' una opinione, condivisibile o meno, emersa da un sondaggio. E' un orientamento, che può trovare rispondenza o meno nel mood attuale dei tifosi rossoneri reduci dall'alzata di coppa della Juventus e prossimi a quella dell'Inter. Ma è la dimostrazione che quando di parla di sostenibilità e di circolo virtuoso non estemporaneo ma costante nel medio-lungo periodo, non si vuole fare un affronto ai tifosi rossoneri. Non ci si vuole accontentare. Si esprime semplicemente una visione, una programmazione una linea di lavoro, che non punta alla coppa del bilancio e che non esprime un punto di vista lunare, ma un qualcosa che, in libertà di pensiero, in totale democrazia di orientamenti, può addirittura prevalere in un sondaggio su larga scala.

Problema risolto? Verità rivelata? Certo che no. Perchè ci aspetta un compito durissimo, ai limiti dell'impossibile. Visto il tantissimo terreno perso clamorosamente dal Napoli post-Scudetto e visto che la Juventus inizierà a fare quest'estate quel percorso di team, virtuoso, collegiale e sostenibile che noi avevamo avviato nell'estate 2020 e che quindi da questo punto di vista siamo in vantaggio, tocca proprio a noi provare a lanciare la sfida alla nascente dittatura nerazzurra. E dal momento che quello che avevamo fatto sul mercato la scorsa estate ci ha premiati, 47 gol e 22 assist provenienti dai nuovi, dobbiamo fare senza perdere nemmeno un minuto quello che serve per completare il progetto, che non deve rimanere solo 2023 come logico ma anche 2024. Dal momento che al termine della scorsa stagione ci siamo ritrovati con tantissime cose da fare, la scorsa estate ne abbiamo fatte molte. Ma non tutte. Nelle prossime settimane dobbiamo fare quelle che restano. E sono convinto che le faremo. Poi toccherà a noi trascinare tutti dalla stessa parte l'energia giusta, il fuoco della nostra storia, la clamorosa voglia di riscatto che abbiamo nel petto. Con quale allenatore? Lo vedremo. Intanto stasera ne abbiamo uno in panchina per Torino-Milan, che merita rispetto. Che, se dovesse succedere, si commuoverà. Eccome se si commuoverà. E in quel momento noi ricorderemo solo il "fire" e non i derby. Poi, eventualmente, si vedrà.

Con chi in panchina? Punto primo, a proposito, Daniele Massaro non ha mai detto "piuttosto", ma ha rispettosamente ricordato l'anno di contratto del Mister. Punto secondo, che anche l'allenatore del Milan della prossima stagione, senza entrare nella ridda ginepraiosa di nomi, sia del nostro stesso spirito. Che non debba perdere nemmeno un minuto per conoscere il calcio italiano, per conoscere Milanello (il tempo può essere un nuovo acquisto molto molto importante), per iniziare a lanciare la sfida ad una marcia incontrastata, una marcia che ha ormai ingollato qualsiasi dubbio, qualsiasi domanda, qualsiasi ricerca giornalistica, qualsiasi consuetudine, qualsiasi rituale. Per mettere insieme i qualsiasi e le apparenze ormai ingollate e non salvate nemmeno quelle, è già passato quasi un minuto e non dovevamo perdere neanche quello.