Le pagelle della Gazzetta: Gabbia lotta, Theo nervoso. Pioli, è un incubo

Un lunga lista di brutti voti, così si possono riassumere le pagelle del Milan proposte dalla Gazzetta dello Sport all'indomani del derby perso contro l'Inter che ha consegnato lo scudetto ai nerazzurri e che si è tramutato nella sesta stracittadina persa consecutivamente. A "salvarsi", se così si può dire, sono in cinque. Il migliore per la rosea è stato Matteo Gabbia, indicato come "lottatore". Questa la sua valutazione: "Il più colpevole sullo 0-1. Da lì, uno dei più precisi e decisi: contrasta, vince duelli, genera l'1-2 di testa. Si merita il 2025". Buono l'ingresso per Samuel Chukwueze: "Il solito integratore vitaminico: porta energia e il cross da cui nasce il gol. Senza esagerare: Sommer non si spaventa". Gli altri due sufficienti sono Adli, Musah e Okafor.
Il peggiore in campo è Ruben Loftus-Cheek, bocciato con un 4.5: "Sciopero dei treni a Milano e anche lui, che ha il passo da InterCity, si astiene. Mai attacca l'area come potrebbe, mai fa il leader". Stesso voto negativo anche per Theo Hernandez: "Nervoso sempre, pericoloso quasi mai: un tiro parato da Sommer, un bel verticale per Leao, poco altro. Colleziona cartellini: un giallo, un rosso. Niente Juve". Poi una sfilza di 5: Calabria, Giroud, Pulisic, Leao, Tomori, Reijnders. Per Stefano Pioli il voto è 5: "Leao 9 non funziona, Inzaghi si mette dietro e gli turba i piani: un tempo a palleggiare, 20' a subire, poi la reazione. Decimo derby perso, sì è un incubo"
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