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Pioli: "Per il rinnovo di Rafa complimenti ai dirigenti. Kamada è un calciatore intelligente. Futuro Ibra? Deciderà lui"

LIVE MN - Pioli: "Per il rinnovo di Rafa complimenti ai dirigenti. Kamada è un calciatore intelligente. Futuro Ibra? Deciderà lui"
sabato 3 giugno 2023, 14:25Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Amici e amiche di MilanNews.it, benvenuti nella sala stampa di Milanello! A breve mister Stefano Pioli interverrà in conferenza, l'ultima della stagione sportiva 22/23, per presentare Milan-Verona di domani sera. Alla vigilia dell'ultima sfida di Serie A, con i rossoneri certi di un posto Champions, ci sarà spazio sicuramente per bilanci, considerazioni e qualche anticipazione su quello che sarà il futuro del Milan. Rimanete con noi per seguire tutte le dichiarazioni del tecnico rossonero.

14:00 - Inizia la conferenza stampa di mister Pioli alla vigilia di Milan-Hellas Verona.

Dentro il rinnovo di Leao pensa che dietro la voglia di Milan da parte del ragazzo ci sia tutto il percorso che avete fatto insieme lei e lui? "Credo che innanzitutto bisogna fare i complimenti ai dirigenti, il rinnovo di Rafa era una cosa molto sentita all'interno del gruppo. Sono stato sempre molto fiducioso, conoscevo la volontà del club e del ragazzo. Oggi scherzando con Rafa gli ho detto che è stato nel mio ufficio 178 volte, il nostro è un bel rapporto, ma con tutta la squadra. Solo con una squadra forte poteva risollevare una stagione dopo un periodo di crisi come quello di gennaio".

Perché battere il Verona domani? "Battere il Verona perché siamo il Milan e giochiamo in casa davanti a 70 mila tifosi, abbiamo il dovere di dare il massimo e perché saremmo la squadra che dopo il Napoli ha fatto più punti in casa. Eravamo partiti per rivincere qualcosa, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto una grande Champions, un campionato sufficiente: potevamo puntare al secondo posto, abbiamo lasciato per strada qualcosa, il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario quindi rivincerlo no. Dovremo essere bravi ad imparare da questa stagione complicata, impareremo e cresceremo".

Su Ibra: "Innanzitutto devo dire che mi dispiace che Zlatan non sia riuscito ad essere a disposizione per domani, ci abbiamo provato e ci ha provato: non è in condizioni di scendere in campo. Io e Zlatan abbiamo parlato in questi giorni, sono cose che devono rimanere tra noi. Quello che sarà il futuro lo deciderà lui e lo deciderà il club".

Qual è stato il momento chiave nella crescita di Leao? "Credo che la risposta la debba dare lui. È stato un percorso, ha sempre mostrato disponibilità e ha un potenziale incredibile: come tutti i ragazzi giovani ha avuto bisogno di sbagliare e fare esperienza. Non credo assolutamente che il suo percorso sia concluso, anzi".

Ancora su Ibra: "Deciderà con tutta onestà, con grande responsabilità quello che sarà il suo futuro. Abbiamo parlato ma è giusto che certe cose rimangano tra di noi".

Ci sarà un intervento massiccio sul mercato? Cosa succederà con Diaz? "In assoluto un allenatore non deve parlare di mercato, a breve incontrerò i dirigenti. Abbiamo avuto un periodo molto impegnativo, sono qua tutti i giorni e quindi ci siamo già confrontati: nei prossimi giorni ci saranno incontri un po' più in profondità su questa situazione. Proveremo a costruire un Milan sempre più forte. Diaz è cresciuto tantissimo, un giocatore forte che è cresciuto insieme. Non conosco la situazione personale di Brahim. Tranne che con Zlatan con gli altri non ho parlato di futuro".

Cosa non vuoi vedere nel tuo Milan l'anno prossimo? "Credo che Paolo sia stato generoso dicendo che con la qualificazione in Champions avremmo meritato un 8, io a scuola che non ero un genio ero molto contento quando arrivavo a casa con un 7, perché secondo me si deve fare la media tra l'8 della Champions ed il 6 del campionato. Sicuramente una cosa positiva. Se vuoi essere competitivo per vincere devi essere più continuo e devi vincere le partite che sul campo puoi vincere: chiaro che qualche occasione noi l'abbiamo mancata".

Cosa intendi per giocatori da Milan? "Giocatori forti e soprattutto intelligenti. Non mi interessa un destro o mancino, alto o piccolo, mi interessa che sia intelligente. Non c'entra niente se hanno 18, 25 o 30 anni, ma devono poter giocare a certi livelli. Non siamo più il Milan contento di essere arrivato sesto ma vogliamo essere competitivi in Italia ed in Europa".

Su Dest: "È un calciatore con caratteristiche importanti, ha avuto difficoltà ad inserirsi nel nostro sistema di gioco e quindi è scivolato un po' più indietro nelle mie scelte. Domani non ci sarà, non è in condizione".

Cosa ne pensa della stagione? "Ottima Champions, in campionato potevamo fare qualcosa di più".

Cosa ti senti di promettere ai tifosi per l'anno prossimo? "In questo momento mi sento solo di ringraziarli, sono stati eccezionali. Quest'anno soprattutto nei momenti difficili ci hanno sempre sostenuto. Domani li saluteremo, possibilmente con una vittoria, con grande affetto e felicità perché abbiamo passato una stagione complicata ma positiva".

Hai pensato di inserire una nuova figura nel tuo staff? "Siamo così tanti che diventa difficile. Quello che abbiamo fatto, lo stiamo facendo già, è che valuteremo fino in fondo cosa abbiamo proposta per apportare modifiche nella prossima stagione nelle situazioni che ci hanno visto in difficoltà quest'anno".

Le piace il Giappone? Stasera guarderà qualche partita? "So che alle 4 c'è City-United, stasera c'è la finale di coppa di Germania, ma stasera guarderò Parma-Cagliari perché sono tifoso del Parma. Conosco molto bene le squadre inglesi e tedesche. Kamada non è un giocatore del Milan, non posso fare commenti. So che è un giocatore intelligente, lo conosco bene".

A centrocampo serve un vice Bennacer? "Chiaro che l'infortunio di Isma sarà lungo, non so quando lo potremo vedere e complica la situazione, nel senso che valuteremo dove e come intervenire su quel reparto. Non parlo di mercato, non faccio mercato, ci sono i dirigenti molto capaci: molta fiducia in loro".

Su De Ketelaere e il suo futuro: "Charles è venuto nel mio ufficio questa settimana per comunicarmi che andrà a fare l'Europeo U21 con il Belgio. Credo sia la scelta giusta per lui. Tutte le valutazioni che faremo per la squadra dell'anno prossimo le faremo credo nei prossimi giorni, rientrerà anche la situazione di Charles".

È soddisfatto del rendimento sulle palle inattive? "No, potevamo fare meglio. Abbiamo fatto pochi gol, dobbiamo trovare assolutamente qualcosa di più efficace".

Sul gruppo: "Su una cosa non ho mai avuto avuto dubbi, che i miei giocatori credessero in quello che facevamo e che tutti hanno dato ogni singola goccia di sudore. Solo i gruppi veramente coesi e forti potevano superare un momento così delicato e critico: l'abbiamo superato grazie alla compattezza, al sostegno del club e al supporto dei tifosi".

Il rendimento dei difensori: "Se togliete quel periodo di difficoltà rimangono numeri positivi. Quel mese e mezzo lì ha accentuato le nostre difficoltà: è sempre questione di aspettative e obiettivi. Noi ora dobbiamo lottare per vincere, e per lottare per vincere su entrambi i fronti bisogna essere una squadra forte. Ci sono squadre che hanno investito molto più di noi, vedi Liverpool, vedi PSG, vedi Bayern... È difficile, pochi riescono ad arrivare a quei livelli lì. Quest'anno è andato bene in Champions, meno bene in campionato. Chi fa questo lavoro sbaglia, bisogna cercare di sbagliare un pochettino meno".

Domani gara decisiva per il Verona... "Non saremo noi a decidere se il Verona retrocede, ha fatto tutto un campionato... Non è che possono aspettare l'ultima giornata, hanno avuto 37 partite per decidere il loro destino, domani vedremo se saremo più bravi di loro o meno".

Che analisi fa della sua stagione? "Non ho fatto un solo errore, ne ho commessi di più sicuramente. Sono già molto,  forse troppo, autocritico con me stesso...  Andremo a vedere ciò che ci ha penalizzato. Il nostro punto di forza è continuare a credere nei propri giocatori. Facile quando si vincere sempre, meno facile quando ci sono brutte cadute: non abbiamo mai smesso di credere in noi e questo ci ha ripagato a fine stagione con una stagione che è stata faticosa ma positiva".

Milan più prevedibile quest'anno? "No, i concetti e i principi sono molto più importanti delle posizioni. Certe volte ci sono riuscite bene le cose, soprattutto contro le grandi squadre, certe cose ci sono riusciti meno bene soprattutto con squadre meno grandi".

Il difetto di quest'anno è stato un pressing alto meno feroce e sistematico? "Sì, nel senso che le cose fatte a metà non portano da nessuna parte: se vuoi essere alto devi essere aggressivo forte, a volte siamo stati alti ma senza essere aggressivi forte e questo ha dato più spazio agli avversari. Ma non credo che per vincere tu debba essere sempre aggressivo: abbiamo passato un turno di Champions col Napoli non essendo aggressivi forte. Si possono interpretare diverse partite con varie situazioni".

Qual è la domanda che non ti abbiamo fatto? "È la 60esima conferenza. Ho sempre trovato grande rispetto vostro nel mio lavoro, io ho cercato di fare lo stesso. Sono domande normali per chi fa il nostro lavoro, nessun problema... È fine stagione vi ringrazio tutti, è andata bene, ci vediamo domani".

14.25 - Termina la conferenza stampa di Mister Pioli.