Perché Rocchi ha cambiato idea sul rigore? Contraerea al lavoro: Milan serve l’elmetto. Cancellate Perth e puntate su Bari

Tornare sull’episodio rigore di Milan-Fiorentina può sembrare stucchevole, invece consente di mettere insieme una trama da film poliziesco. Perché i fatti, non le opinioni che possono restare distanti una dall’altra, sono i seguenti. Finisce Milan-Fiorentina e fioriscono i primi giudizi sull’operato di arbitro e varista rilanciati dalle polemiche del ds viola Pradè. Un collega molto attento e introdotto nel settore arbitrale, Giovanni Capuano, pubblica il suo post su X ed esprime valutazioni positive sul conto del rigore. Il lunedì mattina, un altro cronista, Matteo Della Vite, firma su gazzetta.it l’indiscrezione secondo cui Marinelli e Abisso sono stati assolti da Rocchi e non saranno quindi sospesi. Quel rigore ci poteva stare, in estrema sintesi. Il giorno dopo, martedì, il Corriere dello Sport, pubblica, a firma del collega Edmondo Pinna, una ricostruzione di segno contrario: e cioè bocciati Marinelli e Abisso, sospesi per due turni, rigore da non dare. La sera di martedì interviene a Openvar di Dazn De Marco (Rocchi è a Londra per seguire da commissario l’operato di un arbitro internazionale) e conferma la bocciatura dell’operato di arbitro e varista facendo ascoltare l’audio var che s’incarica però di smontare la tesi del protocollo vilipeso. Perché si sente perfettamente Marinelli ripetere ai suoi colleghi di Lissone: “non lo tocca con la mano!”. L’audio dimostra invece che, come gli fa notare Abisso, NON SOLO LO TOCCA MA “LO TRATTIENE PURE”. Se l’arbitro non ha visto questo dettaglio decisivo, è stato dunque corretto richiamarlo al video. Ecco perché la domanda delle cento pistole è una e una soltanto: perché Rocchi ha cambiato parere? Cosa è successo tra domenica sera e lunedì pomeriggio? Ah saperlo…
SIMULAZIONE- Sul punto sarà bene che il Milan si attrezzi per tempo perché la scia delle polemiche avrà conseguenze a cominciare da venerdì sera in Milan-Pisa. Lo stesso De Marco ha infatti annunciato a nome di Rocchi l’inizio di una nuova strategia contro i simulatori che prevederebbe addirittura l’adozione della prova tv. Gimenez sarà sotto i riflettori ed è utile che qualcuno spieghi al messicano come un comportamento in perfetto stile inglese possa aiutarlo a non subire castighi post-datati.
CONTRAEREA- La vicenda rigore Milan-Fiorentina apre un altro capitolo sul fronte della comunicazione. Perché un minuto dopo la fine di Milan-Fiorentina è stata scatenata la guerra mediatica al Milan capolista con l’intervento della contraerea interista. Il “pronti via” arriva da Roma con il paragone improprio tra l’episodio di Milan-Fiorentina e quello di Juve-Inter. A San Siro oltre alla manata sul viso C’È LA TRATTENUTA SUL COLLETTO DELLA MAGLIA! Non solo i social aprono il fuoco, non solo semplici tifosi che pure hanno il diritto di pensarla così, ma intervengono siti di fede dichiarata e di memoria cortissima, accesi dibattiti televisivi e molto altro di non perfettamente visibile. L’evento testimonia un cambio di passo nella vicenda calcistica: da domenica sera il Milan di Allegri viene percepito come inatteso e pericoloso concorrente e quindi si scatena la bagarre. Il Milan è attrezzato per difendersi? Non mi pare proprio.
VIAGGIO A PERTH- La decisione della Liga spagnola di cancellare il viaggio a Miami della sfida del Barcellona ripropone l’attualità della scelta di trasferire Milan-Como a Perth nel mese di febbraio. Spero che intervenga lo stesso ripensamento spostando magari l’evento in uno stadio del sud dove si può concentrare la presenza di tifosi. Bari è il primo candidato che mi viene in mente perché quella città ha voglia di serie A, la Puglia è una regione a forte presenza rossonera, e il suo stadio contiene 50 mila posti a sedere. Più decisivo e urgente di Perth ai fini del cammino in campionato mi appare invece il ricorso, preparato per tempo, al mercato di gennaio per colmare le lacune della rosa denunciate da tempo (1 difensore, 1 attaccante). Non servono due rinforzi qualunque, deve valerne la pena, naturalmente.

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