Pioli: sui ko non fate scaricabarile e stai attento alla comunicazione. Ibra una risorsa, Bennacer un egoista

Pioli: sui ko non fate scaricabarile e stai attento alla comunicazione. Ibra una risorsa, Bennacer un egoistaMilanNews.it
giovedì 21 dicembre 2023, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Il numero degli infortuni in casa Milan è diventato tale (29 di cui 21 muscolari) da decretare una verità scomoda per tanti: è stato il peccato originale di questa stagione con evidente influsso pessimo sui risultati da una certa giornata in poi (nei primi 8 turni il Milan ha collezionato 7 successi e 1 sconfitta, nel derby e non aveva giocato contro “pizzi e fichi”). A questo punto Pioli e il club continuano a ripetere che stanno studiando alcune soluzioni per tentare di rimediare, non nel breve tempo ma nei prossimi mesi a questa impressionante “pandemia”. Nessuno di noi cronisti -non avendo accesso tutti i giorni agli allenamenti- è in grado di stabilire quali siano le responsabilità e soprattutto di chi siano. Quello che invece so con precisione che il giochino di scaricare la colpa ora su questo settore ora sull’altro, è una pratica che porta solo e soltanto da una parte: a creare tensioni e a sbattere! Smettetela. Stefano Pioli si è assunto la responsabilità politica del grave deficit ma questo non lo assolve completamente. Che mediti, anche per il futuro della sua carriera, sulla validità di metodi di alcuni suoi collaboratori storici e spero non decida, a fine stagione, di affondare con tutto il suo staff pur di non cambiarne uno, due, tre, quattro. Esiste un altro problema e riguarda la comunicazione. Capisco che dover ogni volta fare l’elenco dei caduti dopo ogni benedetta partita diventa una pratica scomodissima. Ma non si può parlare di “crampo” per Okafor quando si intuisce dal televisore che si tratta di una lesione muscolare (si toccava il retrocoscia). Così fa un doppio danno al Milan e alla sua stessa immagine. Pensaci caro Stefano.

BUONGIORNO IBRA- Guarito dall’influenza, Ibra si è presentato a Milanello e ha cominciato la sua seconda avventura. È evidente che potrà essere utile a Pioli stesso, al gruppo squadra e al management che si occupa del mercato rossonero con la conoscenza appresa sul campo. A sentire Giorgio Furlani, Ibra “tiene a far sapere che la sua presenza non deve essere vissuta come tutor del tecnico”. è la mia stessa impressione ricavata nei giorni scorsi quando sul tema ho ripetuto che uno come Ibra mai si sarebbe sognato di debuttare nel nuovo ruolo tagliando la testa di Pioli assumendosi così una enorme responsabilità tra l’altro sui futuri risultati.

BENNACER: COSI’ NO- Bennacer è stato inserito nell’elenco dei pre-convocati dell’Algeria in vista della coppa d’Africa. Ieri ha parlato per la prima volta sul tema della sua partecipazione con una frase che apre un dibattito. Ha dettato: “Se la nazionale mi chiamasse io risponderei sì. E naturalmente non ho stabilito io che la coppa d’Africa debba essere disputata nel mese di gennaio”. Vero: non sono i calciatori a decidere le date dei tornei. Ma un calciatore che è a stipendio di un club per oltre sei mesi durante i quali è fuori uso per infortunio e appena rimesso in campo, si prepara a raggiungere il ritmo partita con spezzoni nel Milan come sta facendo appunto Bennacer per poi volare a gennaio dalla sua nazionale, non può certo essere segnalato per la generosità nei confronti del proprio datore di lavoro. Questo episodio deve indurre i dirigenti del calcio italiano, come suggerito da ADL presidente del Napoli, a rifuggire dall’acquisto di calciatori provenienti da quel continente.