Serve il mercato, preparatelo ora. A Bergamo male il 1°t, bene il 2°. Galliani alla Fifa? Occasione persa

Serve il mercato, preparatelo ora. A Bergamo male il 1°t, bene il 2°. Galliani alla Fifa? Occasione persaMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Franco Ordine

C’era un forte rischio che a Bergamo si rivelasse in tutta la sua dimensione l’emergenza diabolica vissuta dal Milan in queste settimane dopo la famigerata sosta per nazionali. Ha detto Tare: “Non potevamo prevedere che tornassero 6 infortunati!”. E invece sì, bisognava prevederlo perché in assenza delle coppe c’erano appunto le soste per le nazionali che sono diventate una trappola infernale per i club. E allora la rosa ridotta a sole 19 unità di calciatori di movimento sono un numero risicato per puntare alla Champions trascurando fin da ora sia la coppa Italia che la Supercoppa d’Italia. Sul punto vorrei aggiungere una nota: fino quando sono in tempo quelli del Milan che -a sentire le ripetute ricostruzioni dell’ad della Lega serie a Luigi De Siervo- hanno spinto per la trasferta in Australia, sarà meglio che ritirino la folle idea riposizionando la trasferta in Italia o comunque in una sede più comoda perché le eventuali conseguenze, cadute nel periodo svolta del torneo (a inizio febbraio), potrebbero rivelarsi disastrose per la classifica.

La dichiarazione di Tare a Bergamo sembra preludere al piano di ricorrere nuovamente al mercato di gennaio per potenziare la rosa. Se così fosse davvero, dovrebbero muoversi fin da ora perché avere i rinforzi subito a Milanello dai primi di gennaio sarebbe un contributo prezioso visto che neanche quest’anno ci sarà la solita sosta natalizia. A proposito di Bergamo voglio aggiungere solo un giudizio tecnico sulla prestazione: non mi è piaciuto il Milan del primo tempo, mi è molto piaciuto il Milan del secondo tempo. E senza gli “svarioni” di Saelemaekers probabilmente sarebbe finita in modo diverso. Leao non stava al meglio, si è visto e capito anche dalla sostituzione all’intervallo ma anche sul piano fisico -a dispetto della povertà di sostituti in panchina- il gruppo ha dato risposte autorevoli rispetto all’Atalanta che ne ha potuto cambiare 5 e alla fine aveva il fiato corto. Juric alla fine era contrariato per un motivo semplicissimo: dalle parti di Bergamo, a causa dei 7 pareggi in 9 partite, non sono per niente soddisfatti del suo lavoro.

GALLIANI E CONTE - Dai “pissi pissi bau bau” che continuano a circolare, si coglie uno sviluppo diverso della vicenda Galliani. Sembra infatti che sia destinato a occupare un posto nella Fifa raccogliendo un invito del presidente Infantino. Capisco che l’offerta è prestigiosa ma al tempo stesso sono convinto che l’operazione rientro al Milan sarebbe stata di una utilità unica per il club. E d’altro canto basta assistere a quello che accade nel campionato per cogliere al volo una verità molto amara: l’unico oppositore dichiarato e attento all’attivismo dell’influente Beppe Marotta, è Antonio Conte. La sua intemerata pronunciata martedì sera a Lecce (“NOI STIAMO ZITTI MA NON SIAMO SCEMI”) per segnalare il rischio del condizionamento di arbitri e dello stesso Rocchi, non è questione che interessi soltanto il Napoli e i napoletani. La presenza di Galliani, vestito nuovamente con la casacca rossonera, avrebbe rinvigorito l’asse e riequilibrato le forze politiche in campo. È stata persa una grande occasione.