Pulisic e Nkunku: i due Chris della stessa medaglia rossonera

Pulisic e Nkunku: i due Chris della stessa medaglia rossoneraMilanNews.it
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di Francesco Finulli

Con le condizioni di Rafael Leao e Santiago Gimenez ancora da chiarire, sicuramente per la gara di domenica alle 12.30 contro il Sassuolo ma anche per la Supercoppa Italiana che si giocherà fra 8 giorni in Arabia Saudita, il peso dell'attacco del Milan grava tutto sulle spalle di Christian Pulisic e Christopher Nkunku. Due giocatori che stanno vivendo momenti diversi, per non dire opposti, che la gara all'Olimpico Grande Torino ha messo in mostra chiaramente: due Chris della stessa medaglia.

Lato A, Christian Pulisic

Partiamo dalla faccia della medaglia che risplende e che a Torino, nel giorno dell'Immacolata, ha scintillato più che mai: Christian Pulisic. Il calciatore americano raggiunge il capoluogo piemontese il giorno stesso della partita, senza più la febbre alta ma comunque debilitato da una giornata di influenza molto alta. Parte dalla panchina, vede i suoi incassare due gol e riaprire la gara: entra nel secondo tempo e in trenta secondi segna il pari, in dieci minuti il gol vittoria. Questo è il Capitan America di quest'anno ma, bisognerebbe da dire, degli ultimi tre anni: numeri alla mano, Pulisic è il giocatore più decisivo dei rossoneri. È il capocannoniere del campionato con 7 gol, insieme a Lautaro; ha una media gol di 1 rete ogni 64 minuti. E pensare cosa avrebbe potuto fare se gli infortuni o la sfortuna gli avessero dato un po' di tregua... Tutte queste sono anche ragioni per cui il Milan dovrebbe rinnovarlo ora, senza rischiare di andare a impelagarsi nelle sempre delicate questioni contrattuali.

Lato B, Christopher Nkunku

Il retro della medaglia è quello che nessuno vede e suo malgrado, in questa prima parte di stagione, nessuno sta vedendo Christopher Nkunku. L'unico lampo, un gol in Coppa Italia contro il Lecce. Anche qui, la serata di Torino esemplifica bene quella che, fino a questo momento, è l'annata del calciatore francese, specialmente il primo tempo: fuori dal gioco, molle nei contrasti, poco propositivo e mai pericoloso. Vero che arrivava da stagioni di parecchia inattività, vero che c'è bisogno di ambientarsi ma è anche vero che siamo quasi a Natale e i miglioramenti non si sono visti. Un po' di speranza, nel cuore dei tifosi ma anche di Allegri che continua a spronarlo ed elogiarlo per il suo lavoro, è stata data dalla sua gara nella ripresa: uno Nkunku ancora poco incisivo sotto porta ma quantomeno dentro le manovre offensive rossonere e più propositivo con e senza palla. Ha giocato 90 minuti e potrebbe succedere anche domenica: ci si augura che il minutaggio finalmente elevato possa portare anche prestazioni di rilievo.

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