acmilan - Rebic, dal Verona al Verona

Ante Rebić aveva esordito un girone fa con la maglia del Milan, allo stadio Bentegodi di Verona. Arrivato al Milan nell'ultimo giorno di mercato, l'attaccante croato aveva fatto le visite e firmato il contratto in tempi stretti per rispondere alla convocazione settembrina della sua Nazionale. Dopo 45 minuti di gioco, sul risultato di 0-0 fra Verona e Milan, il suo ingresso in campo al posto di Paquetá. Un paio di cose buone e un altro paio meno buone, ma nel complesso una prestazione sufficiente.
Non abbastanza per scardinare lo scetticismo che lo aveva accompagnato al suo ritorno in Italia, dopo i suoi trascorsi passati. Nella gara successiva, Ante non riuscì a giocare e nemmeno a festeggiare al meglio il suo compleanno, a causa della sconfitta rossonera nel Derby milanese.
Un girone dopo, è tutto un altro Ante. Lo stop natalizio fra il 2019 e il 2020 ha scavato una voragine nella sua testa e nel suo atteggiamento. Dalla sponda inespressa alla sponda di alta qualità, da Bergamo a Cagliari, la gara del suo ritorno in campo. Quando i rossoneri persero a Bergamo, Rebić era ai margini delle scelte dal primo minuto. Le sue apparizioni contro Lazio e Napoli nel girone d'andata non avevano convinto.
Oggi il giocatore nel pieno possesso delle sue migliori qualità: fase difensiva e fase offensiva, gol, assist e avversari saltati nelle sue incursioni offensive. Rebić è la dimostrazione che le stagioni del calcio sono tante in una e che la possibilità di svoltare c'è sempre. E adesso Milan-Verona, per riprendere il filo del discorso appena accennato all'andata.

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