acmilan - #tbt: Brescia, luce tricolore

Inter in campo alle 15.00, Milan alle 18.00. È così che è diventata dura quella che, a torto, alla vigilia, poteva sembrare una "passeggiata". E poi Brescia è sulla stessa autostrada che porta a Verona... Il sabato di Pasqua del 2011 è stata una giornata vissuta sull'orlo degli scongiuri. I rossoneri avevano iniziato il turno di campionato, la 34° giornata, primi con sei punti sul Napoli e otto sull'Inter. Con cinque partite ancora da disputare.
Ma i nerazzurri avevano fatto lo scherzetto al Milan: in svantaggio contro la Lazio per il gol di Zarate, avevano dato la sensazione che fosse tutto finito per poi invece battere 2-1 i biancocelesti in rimonta. Quindi, Diavolo non più con otto punti di vantaggio ma a +5. E con la gara di Brescia ancora da giocare.
Era il 23 aprile e il Brescia si giocava moltissimo. Le rondinelle avevano 30 punti, penultimo posto in classifica, ma pienamente in corsa per la salvezza visto che il Cesena quart'ultimo aveva solo quattro punti in più. E per di più i rossoneri erano senza Ibra, Pato e Inzaghi: tutti e tre fuori per infortunio. La coppia di punte era composta da Cassano e Robinho. Mentre il Brescia i suoi tre li aveva tutti in campo: Diamanti, Caracciolo e Eder.
Sfida dura, niente reti, e il rischio di ritrovarsi l'Inter a -6. O peggio. Poi invece, all'improvviso, il doppio colpo, prima il gol di Robinho e poi la grande parata di Abbiati sul tiro del possibile pareggio di Diamanti. Tutto a ridosso del novantesimo. Emozioni pasquali.

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