Di Vaio: "Rimpianto Jashari: due anni fa potevamo prenderlo"

Marco Di Vaio, ds del Bologna, parla dei suoi inizi da dirigente da Rimini, all’evento 'Colpi da Maestro', a margine dell’apertura del calciomercato: "Potevo continuare a giocare un altro anno, ma poi il presidente ha comprato il Bologna e mi ha chiesto di lavorare nel club. Dopo l’ultimo rinnovo col Bologna era previsto già qualche anno da dirigente, poi sono partito per Montreal e non ci ho più pensato… poi ho iniziato vicino alla squadra, avevo bisogno di vivere il campo e lo spogliatoio. Poi dopo un anno e mezzo ho cambiato visione, e ho avuto la fortuna di lavorare con professionisti come Bigon, Corvino, Sabatini e Sartori. Un periodo di apprendistato ci voleva, prima di iniziare a pensare da ds. Ho rubato qualcosa da tutti: a Sabatini è stato difficile rubare l’intuito, Bigon era bravo a scegliere i giocatori, Corvino l’ho capito poco perché avevo appena smesso. E ora con Sartori stiamo facendo belle cose fortunatamente".
Colpo mancato e orgoglio più grande?
"Un rimpianto perché potevamo prendere è Jashari, due anni fa potevamo prenderlo dalla Svizzera e ci siamo trovati contro una società che 10/20 anni fa non sarebbe mai potuta essere una concorrente, ovvero il Club Brugge. L’orgoglio è aver creato una società in cui tutti sono dalla stessa parte e dal poter dare continuità alle scelte, soprattutto dal punto di vista degli ideali di chi è al Bologna. Questo permette di creare un’anima dentro un club"

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