Argurio: "Quando parliamo di mercato coraggioso è quello di Milan e Napoli"

Argurio: "Quando parliamo di mercato coraggioso è quello di Milan e Napoli"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
mercoledì 5 ottobre 2022, 15:50News
di Antonello Gioia

Che tipo di percorso ci può essere da un punto di vista di scouting per arrivare a conoscere uno alla Haaland? È una delle domande poste sul canale Twitch di TMW a Christian Argurio, ex scout di Juventus e Udinese ed ex ds di Catania e Messina: "Faccio solo il nome di un club, che è quello che lo ha scovato, anche se in Norvegia aveva già dimostrato. Il club è il Salisburgo, che non è nuovo a situazioni del genere, Adeyemi al Borussia Dortmund, percorso simile a quello di Haaland, Szoboszlai, ungherese classe 2000 di grandissima qualità, preso dall'MTK, che ha sempre scovato giocatori interessanti. Il calcio ungherese sta crescendo, bravo il Salisburgo a portarlo a casa per poco. Adesso c'è Sucic, croato cresciuto e nato in Austria, che arriverà ad altissimi livelli. Lui è cresciuto al Salisburgo, lo venderanno molto bene e già ora vale 20 milioni di euro. Quando parliamo di mercato coraggioso è quello di Milan e Napoli: Kvaratskhelia e De Ketelaere sono costati, ma possono fare un altro step. I nostri club sono destinati a fare questo tipo di mercato, di un livello superiore a quello del Salisburgo, perché è normale che Inter, Juventus e Milan vogliono avere uno step più alto, soprattutto in Europa. Haaland arrivò al Salisburgo a gennaio, i primi 5 mesi giocò e non giocò, poi iniziò facendo il ritiro con il Salisburgo e si vedeva il livello altissimo. Da lì lo step per andare al Borussia Dortmund. Il problema stranieri in Italia è molto attuale, ma io credo che quando sono forti ben vengano, anche nei settori giovanili perché possono far crescere i nostri giocatori.

Noi dobbiamo evitare di pensare che non siamo bravi perché abbiamo troppi stranieri... Il nostro ct dice che abbiamo pochi attaccanti, è normale, ma quelli che crescono nei settori giovanili, se pensiamo che debbano essere i Totti, i Del Piero e i Cannavaro, magari facciamo un po' fatica perché non abbiamo quel tipo di qualità. Se però li aspettiamo, se li mettiamo in campo anche da giovani... Qualcuno lo fa, non possono farlo tutti, però noto un'inversione di tendenza. Già qualche 2002, 2001 gioca. Bisogna dare loro spazio, continuità e, se sbagliano, non pensare che debba essere mandato in prestito. Se ci crediamo veramente, lavorandoci tecnicamente, anche quando hanno difficoltà legittime, bisogna farli crescere con i giusti tempi. Possono arrivare vicino ai livelli dei campioni di una volta, anche se non c'è quella qualità. Per lo scouting più squadre dovrebbero appoggiarsi al modello del Salisburgo e non pensare che il calcio in Norvegia sia diverso: se uno è forte lo diventa anche in un campionato difficile. Abbiamo scout bravi e pian piano questa strategia si sta cominciando a indirizzare".