F. Galli: "Io vicino alla panchina del Milan? Vi spiego come andò..."

F. Galli: "Io vicino alla panchina del Milan? Vi spiego come andò..."MilanNews.it
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venerdì 24 aprile 2020, 18:30News
di Thomas Rolfi

Filippo Galli, ex giocatore, allenatore e dirigente rossonero, ha parlato in occasione di una diretta Instagram insieme a Mauro Suma.

Su Liedholm: "Il Barone era un pozzo di battute. Non capivi mai quando era serio o stava facendo una battuta. Mi ricordo quando lui sceglieva di mettermi a marcare il giocatore più fantasioso degli avversari, il Maradona o il Platini di turno, poi mi diceva frasi scherzose come: 'Se noi perdiamo un giocatore come te non è importante, ma se loro perdono un giocatore come Maradona o Platini lo è'. Questo fa capire che tipo di persona era".

Sul presidente Farina: "Ricordo il primo rinnovo di contratto: mi chiamò la mattina verso le 10 in sede e mi accolse in sede dopo 6-7 ore. Io piangevo quasi dal nervoso, non avevo ancora il procuratore. Da lì lo presi. Mi chiamò dentro, mi diede la mano e disse: 'Ti ho fregato un'altra volta'. C'era difficoltà dal punto di vista dei risultati sportivi, però erano ambienti in cui c'erano molti più rapporti, giornalisti inclusi. Non so se giusto o sbagliato o se meglio o peggio, però era diverso".

Sul gol di Hateley nel derby del 1984: "Quel gol di Hateley che sovrasta Collovati è diventata un'immagine emblematica dell'essere milanista".

Sulle dichiarazioni di van Basten su Sacchi: "Marco lo conosco, ci vediamo ogni tanto. E' sempre stato molto schietto, non penso volesse essere duro. Credo che lui volesse dire ciò che posso pensare anche io sotto certi aspetti, ovvero che la squadra con Arrigo chiedeva anche tanta applicazione difensiva anche da parte degli attaccanti. Al tempo stesso dico che il Milan non si sarebbe ricordato così viene ricordato oggi senza Sacchi e senza la società che lo ha sostenuto".

Se fu vicino alla panchina del Milan nel 2010 prima dell'arrivo di Allegri: "Durante una partita della Primavera ci sedemmo in tribuna io e Galliani e uno fece la domanda a Galliani rispetto a chi sarebbe diventato allenatore della prima squadra e Adriano disse: 'Il presidente ha messo anche Filippo tra i papabili'. Tutto lì. Si può far tutto nella vita, però la società non avrebbe potuto affidare a me la guida tecnica della prima squadra e anche io non me la sarei sentita, dato che solo nel 2006 ero diventato allenatore del settore giovanile".

Sulla spavalderia di Cruijff prima del 4-0 in Milan-Barcellona nella finale di Coppa dei Campioni del '94: "Non credo che poi alla fine, almeno a noi giocatori, avesse dato delle motivazioni ulteriori. Da parte mia era l'occasione della vita, nel senso che la macumba che avevo fatto in semifinale aveva funzionato. Forse ho esagerato, perchè addirittura furono due gli squalificati, Baresi e Costacurta (ride, ndr)".

Su Daniel Maldini: "Ho sempre detto che ha tutte le caratteristiche per essere un talento e fare una carriera importante. Giocando in Primavera 2 il confronto non è stato così probante. Quando era giovane non dava continuità all'allenamento e quindi poi anche alla partita. Crescendo penso che abbia potuto colmare questo, poi è un giocatore che vede linee di passaggio che gli altri non vedono. Poi bisogna capire se rimarrà all'interno o dovrà fare un percorso fuori".

Su Pobega: "E' un centrocampista molto interessante, di temperamento, con ottimi tempi di inserimento. Mi piacerebbe vederlo dal vivo per capire quanto sia cresciuto. Qualcuno fa il ruolo di Colombo del 2002, è già in Primavera ed è una punta davvero forte".

Su Gabbia: "Complimenti al ragazzo, ha fatto un percorso fuori alla Lucchese e questo gli ha permesso di avere più consapevolezza nelle proprie doti. Ha iniziato da centrocampista e si è deciso di arretrarlo come centrale per il piede che aveva, perchè già nel settore giovanile volevamo inculcare nei ragazzi la mentalità di costruire l'azione da dietro. Può solo crescere".

Su Brescianini: "Mi è sempre piaciuto molto, andai a Brescia per farlo filmare. E' un centrocampista bravo nell'inserimento e forse più dotato tecnicamente rispetto a Pobega. Se avessi una squadra, però, farei giocare entrambi".

Sulle dichiarazioni di Ibrahimovic: "Queste decisioni vanno prese tra Ibra, il club e il suo agente. Credo che si debbano mettere sul tavolo tutti i pro e i contro e valutare in che modo Ibra possa essere utile. In questo campionato ha dato una grossa mano alla squadra ed è stato il motivo per cui qualche ragazzo è cresciuto. Merito anche di Pioli, che ha fatto un buon lavoro".