Kalac: "Al Milan devi vincere. Donnarumma? È un mostro"

Intervistato via podcast dalla Gazzetta dello Sport, Zeljko Kalac, ex-portiere del Milan, ha parlato a tutto tondo del club rossonero, di ieri e di oggi. Ecco le sue dichiarazioni:
Sul tornare in campo: "Ho fatto mezza partita per una squadra dove mio papà ha iniziato la sua carriera. Se giocavo tutta la partita non riuscivo più a camminare (ride, ndr). Mi sono divertito, è stato bello tornare in campo. Il giorno dopo non lo è stato (ride, ndr). A 48 anni è difficile giocare".
Sul Milan: "Lo seguo. Quest'anno sta facendo bene, nonostante gli ultimi mesi abbia fatto fatica. È una squadra giovane che lotta e che fa bel calcio. Sono belli da vedere. Speriamo che il prossimo anno torni il vero Milan".
Su Donnarumma: "È forte, ha carattere. È un mostro quando è in porta. Come Dida. Può diventare uno dei migliori portieri al mondo, è ancora molto giovane, non è ancora arrivato al top".
Sul suo Milan: "Era uno spogliatoio divertente. Era una squadra basata sul lavoro e fatta per vincere".
Su Pirlo: "La gente non lo conosce. Con Gattuso, Kaladze, Oddo e Inzaghi era sempre in mezzo agli scherzi e ai casini di spogliatoio".
Un aneddoto: "Stam un giorno prese Inzaghi e lo buttò nella vasca. Se Jaap perde la testa è finita... (ride, ndr)".
Sulla mentalità del Milan: "Maldini e Costacurta sanno meglio di me il significato di indossare la maglia rossonera. È una squadra fatta per vincere, tutti vogliono farlo... e devi. Questa è una mentalità unica. Tutto sembrava più facile ai miei tempi, anche grazie alla calma di Ancelotti".
Su Berlusconi: "Ogni cosa era al top. Respiravi vittoria ovunque andassi. Al bar, al ristorante, ovviamente in campo, anche quando i giardinieri tagliavano l’erba. Era così perfetto che perfino i camerieri mettevano pressione. Su di noi avrebbero dovuto fare una decina di serie tv, altroché. Ricordo quando dopo due partite senza vittorie il presidente Berlusconi veniva a Milanello col suo elicottero e riuniva la squadra in campo. 'Ragazzi, cosa succede? Qui avete tutto. Non vi manca nulla per vincere le partite'. Una mentalità mai più ritrovata".
Su Ibrahimovic: "Lui è importante, migliora tutti gli altri. Finché potrà giocare, lo farà al top".

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