Pagni: "A Roma errori gravi contro il Milan, la società si muova politicamente"

Pagni: "A Roma errori gravi contro il Milan, la società si muova politicamente"MilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 4 febbraio 2019, 22:48News
di Daniele Castagna
fonte bollettinomilan.wordpress.com

Il Bollettino non vorrebbe essere costretto ad allinearsi a quella frangia di tifosi e osservatori che vorrebbe la società intervenire pubblicamente quando il Milan viene penalizzato da “oggettivi” errori arbitrali. Perché, ingenuamente, pensa che l’introduzione della Var dovrebbe ridurre gli errori quasi allo zero.

Allo stesso modo, non vorrebbe spingere i dirigenti a non sottovalutare le richieste di un maggior “peso politico”. Sono sistemi che il Bollettino vorrebbe lasciare volentieri ad altre società. Così come non rimpiange le strategie alla Galliani per far capire agli arbitri che primum la carriera, deinde fischiare….

Ma se proprio Gazidis, Leonardo e Maldini si devono spendere sul tema, lo facciamo muovendosi politicamente per convincere la “governance” del calcio a cambiare il protocollo della Var: in particolare, per dare l’ultima spallata al muro – sempre più fragile – che si oppone all’introduzione delle “chiamate” dalla panchina.

Perché quanti accaduto ieri sera all’Olimpico si sarebbe risolto proprio con regole più chiare da una parte e con la revisione alla Var su segnalazione della panchina del Milan. Per esempio, come è possibile che lo stesso arbitro per lo stesso fallo abbia dato il secondo giallo a Bakayoko contro il Bologna e abbia sorvolato su Pellegrini contro il Milan? Dice il regolamento che la Var non può intervenire perché seconda ammonizione, mentre Kessie è stato punito in Supercoppa perchè era (presunto) gioco violento. Se la conclusion è la stessa (valutare una espulsione che determina non poco il rpseguo della partita) non si capisce perché il gioco violento si può riveder alla Var e non la trattenuta: una entrata violenta può anche andare al di là delle intenzioni del giocatore (come è accaduto a Kessie) mentre non ci sono dubbi sull’antisportività di chi ti afferra alle spalle per bloccare un azione in superiorità (come accaduto a Pellegrini).

Il secondo “torto” – riconosciuto da tutti gli osservatori, tranne gli ex milanisti ieri a SkySport – riguarda il rigore non concesso a Suso. Come ha scritto l’arbitro Luca Marelli nella sua consueta rubrica molto tecnica e molto puntuale, l’arbitro addetto alla Var potrebbe non essere intervenuta perché Maresca era “ben posizionato”. Al lettore, il giudizio: di sicuro, non si capisce perché un contatto così evidente non vada rivisto, mentre si va per falli di mano in cui il contatto è di pochi millimetri…..

Il problema – e il Bollettino lo sostiene da quando è stata finalmente introdotta la tecnologia – si supera con la chiamata dalle panchine: sarebbe stato clamoroso non concedere il rigore nemmeno dopo aver rivisto Kolarov che a due mani spinge via Suso.