Pagni: "Ma Elliott ha le idee chiare? Con Wenger sono “inutili” Leonardo e Maldini (e Gazidis?)…"

Pagni: "Ma Elliott ha le idee chiare? Con Wenger sono “inutili” Leonardo e Maldini (e Gazidis?)…"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 25 dicembre 2018, 18:30News
di Matteo Calcagni
fonte di Luca Pagni per bollettinomilan.wordpress.com

Nessuna intenzione di farvi andare di traverso il panettone. Ma come sempre il Bollettino offre spunti di riflessione. Anche a Natale: per il semplice fatto che nei prossimi quattro giorni si gioca ancora due volte. E per il livello degli avversari (detto sempre con rispetto) il club si aspetta di portare a casa sei punti, per chiudere l’anno con ritrovata tranquillità dopo un mese molto complicato e povero di soddisfazioni.

Come il Bollettino ha già evidenziato, con due vittorie anche Gennaro Gattuso potrebbe rinsaldare la panchina. L’ipotesi contraria non dovrebbe essere nemmeno presa in considerazione, ma siccome le indiscrezioni fioccano e le pagine dei giornali sportivi indicano in Arsene Wenger come l’uomo prendere il posto di Gattuso a Milanello, allora non possiamo esimerci da una riflessione.

E’ evidente, se così fosse, che l’allenatore francese è stato individuato dalla famiglia Singer. I gestori del fondo Elliott, in particolare Gordon figlio del fondatore Paul, sono da anni di casa all’Emirates, lo stadio dell’Arsenal. Guarda caso la squadra che Wenger ha allenato per oltre 20 anni, fino alla stagione scorsa.

Lo conoscono e lo stimano. E hanno avuto modo di apprezzare anche le sue doti di “manager”: va ricordato, infatti, che in Inghilterra il ruolo di allenatore va oltre il campo: Non si limitano ad allenare (in senso stretto si potrebbe dire che il ruolo è svolto dai collaboratori, soprattutto durate la settimana) ma sono proprio dei gestori, dalle scelte dei giocatori alla programmazione, all’analisi dei costi.

In Italia è diverso. Ma così come è diversa la struttura societaria che si è dato finora il MIlan. Per cui la domanda è la seguente: ma Wenger accetterebbe di limitare il suo ruolo a quello di “allenare” il Milan senza invadere il campo di Leonardo e Maldini? Per mentalità e abitudine consolidata negli anni, accetterebbe di fare un passo indietro sulla scelta dei giocatori (lui che è considerato uno degli “scout” più abili d’Europa) e sulla gestione di tutta l’area tecnica?

E cosa dire dello scontro che ha caratterizzato gli ultimi anni della convivenza tra Wenger e Ivan Gazidis? Non è vero che il manager inglese ne abbia voluto la testa, semplicemente ha voluto imporre sulla proprietà il suo “diritto” a dire la sua sugli ingaggi dei giocatori. Esattamente come ha fatto appena si è insediato al Milan, indicando la strada dei prossimi anni: si punta su giovani di qualità che facciano fare il salto al Milan in Europa, ma all’occorrenza possono anche essere una possibilità di plusvalenze.

E, infine, il ruolo di Wenger – che ripetiamo ha nell’attività di scouting uno dei suoi punti forti – non cozza con l’ingaggio di Geoffrey Moncada, il capo scout del Monaco, indicato come uno dei giovani più brillanti del settore in Europa?

Il Bollettino si augura non solo che siano tutte riflessioni “accademiche”,  ma soprattutto che Elliott abbia le idee chiare.

Buon Natale.