TMW - Pincolini: "Milan se va in Champions bel segnale. Da tifoso contento sia tornato competitivo"

TMW - Pincolini: "Milan se va in Champions bel segnale. Da tifoso contento sia tornato competitivo"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 5 marzo 2021, 08:00News
di Gianluigi Torre

Vincenzo Pincolini, uno dei preparatori più noti e più capaci a livello europeo, è anche un gran tifoso del Milan. Ai microfoni di tuttomercatoweb.com ha parlato del momento dei rossoneri, che ora in chiave Champions paiono doversi guardare le spalle. "Da sostenitore del Milan - spiega a tuttomercatoweb.com - al di là della possibilità di vincere lo scudetto, se la squadra torna in Champions è il segnale di una continuità che parte dalla fine dell'anno scorso. Ora il Milan è tornato competitivo, sono stati valorizzati dei giovani e questo deve comunque rendere felici i tifosi. Rivedere in alto la squadra, un club con una storia importante è motivo di soddisfazione. Soprattutto se ci sarò come spero la possibilità di misurarsi con i club più importanti".

Che è successo a suo parere nell'ultimo periodo?
"Poteva andare diversamente ma guardo il secondo posto in classifica in positivo. Quando si è partiti per giocare il campionato si parlava di tante squadre che potevano esser davanti al Milan e che invece adesso sono dietro". 

In generale che cosa le piace di questo campionato?
"Si inizia a vedere qualche giovane e vorremmo vedere qualche italiano in più. E' un campionato che ha messo in evidenza anche l'importanza degli staff e degli allenatori. Penso ad esempio al Verona o allo Spezia, squadre dove si vede la mano del tecnico e dello staff, importanti in queste società. Non sono club appoggiati ai nomi dei campioni ma hanno assemblato bene i giocatori e fanno campionati al di sopra delle attese. Menzione anche per l'Udinese del mio amico Gotti". 

Dal punto di vista della preparazione atletica che cosa ha notato?
"E' un campionato in cui la preparazione fisica è difficilissima: il covid ha fermato tanti giocatori e in più si gioca spessissimo. Chi fa le coppe peraltro non ha pause e poi molti di quegli stessi calciatori saranno impegnati anche nelle nazionali. Qualche infortunio in più dunque è giustificato da questi ritmi. Sono situazioni mai affrontate prima e non possiamo quindi pensare che le condizioni di una squadra possano essere ottimali".