Tomori ma non solo: i più importanti debuttanti rossoneri nel Derby di Milano

Tomori ma non solo: i più importanti debuttanti rossoneri nel Derby di MilanoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 28 gennaio 2021, 21:24News
di Redazione MilanNews

Poche partite al mondo sono in grado di regalare emozioni come il derby di Milano. Tra gol di campioni, risse, espulsioni, interventi Var, cambi di arbitro e recupero infinito, anche nello scontro di Coppa Italia è successo di tutto. La punizione vincente di Eriksen in pieno recupero ha però riservato un finale amaro per il Milan, che ha perso anche Kjaer per un infortunio. Al posto del danese è entrato Fikayo Tomori, arrivato venerdì dal Chelsea. Il centrale anglo-canadese è stato autore di una prova soddisfacente, debuttando con la nuova maglia al meglio in uno scontro difficile come il derby. L’esordio assoluto in rossonero proprio nella stracittadina è toccato, oltre a Tomori, ad una lista di grandi calciatori.

RUBEN BURIANI - Tra i vari aneddoti riguardanti il derby della Madonnina, la storia di Buriani è sicuramente una delle più affascinanti. Messosi in mostra in Serie C con la maglia del Monza, nel 1977 viene acquistato dal Milan insieme al compagno di squadra Ugo Tosetto. Inizialmente non trova spazio, ma l’allenatore di allora Marchioni decide di schierarlo nel derby del 6 novembre. Il risultato è sorprendente: il centrocampista segna una doppietta, consegnando la stracittadina al Diavolo - 3-1 finale, in gol anche Rivera (M) e Anastasi (I). Buriani resta affezionato ai colori rossoneri, e a San Siro sponda Milan festeggerà il decimo scudetto per il club di via Aldo Rossi.

JEAN-PIERRE PAPIN - Pierre Papin è uno dei gioielli del calciomercato portati sotto la Madonnina dalla dirigenza Fininvest. Il francese, Pallone d’Oro nel 1991, viene acquistato da Berlusconi nell’estate ’92 per 14 miliardi di lire (equivalenti a circa 7 milioni di euro, ma erano altri tempi). L’ex Marsiglia al Diavolo viene accolto come una superstar, non potrebbe essere altrimenti, e con il Milan in due anni vince due Scudetti e la Coppa Campioni/ Champions League del ’94. L’esordio in rossonero è giustamente riportato dai manuali del cacio in data 30 agosto 1992, nella Supercoppa Italiana vinta contro il Parma, ma la vera prima presenza di Papin era avvenuta la settimana precedente. Infatti il francese debutta trovando anche il primo gol il 22 agosto, in occasione del “Trofeo Berlusconi” vinto per 1-0 contro l’Inter.  Un torneo amichevole, ma rimane la prima volta in cui il popolo milanista ha potuto osservare il suo nuovo campione.

KLAAS-JAN HUNTELAAR - L’entusiasmo portato dall’arrivo di Huntelaar nell’estate 2009 al Milan si è presto rivelato illusorio. Complici la pressione per i 15 milioni spesi ed il paragone con un certo Van Basten, visti il ruolo, la nazionalità e la passata permanenza all’Ajax, l’amore tra il numero 11 ed il club di via Aldo Rossi non è mai sbocciato. A Milano Huntelaar colleziona in un anno 25 presenze e 7 reti, prima di essere ceduto allo Schalke 04. L’esordio in rossonero dell’olandese è un vero incubo: entra al 64’ nel derby contro l’Inter, ma non riesce ad incidere. Il risultato è durissimo, con i nerazzurri che trionfano per 4-0. Huntelaar si rifarà due mesi dopo, segnando il suo primo gol italiano contro il Catania.

THEO HERNANDEZ - Un oggetto misterioso, “Perché al Real non giocava mai?”. Dubbi sull’investimento, “Una riserva può valere 20 milioni?”. E poi, nemmeno il tempo di cominciare, si fa subito male. I primi giorni rossoneri di Theo Hernandez non sono certo i più felici della sua carriera. Ma poi, recuperata la condizione, il mondo ha scoperto un terzino straordinario. Il numero 19 debutta solo alla 3° di campionato, in un match complesso come il derby con l’Inter. Il Milan perde quella partita, ma la prova di Theo è positiva: subentrato a Rodriguez, da subito infiamma la fascia mancina e, al termine di una delle sue discese devastanti, viene fermato solo dal palo. L’esordio da titolare nella gara contro il Genoa, poi, porta anche il primo gol. Da lì in poi un rendimento crescente, che ha portato il francese a diventare uno dei migliori interpreti del suo ruolo. L’augurio è quello che, anche per Tomori, l’esordio in un derby possa portare fortuna alla sua carriera negli anni futuri. Magari, ancora in rossonero.

Giovanni Picchi