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Bianchin: "Sembra ci sia l'idea di non prendere il ds. Futuro Conceiçao? Dipende molto dal risultato"

ESCLUSIVA MN - Bianchin: "Sembra ci sia l'idea di non prendere il ds. Futuro Conceiçao? Dipende molto dal risultato"MilanNews.it
Oggi alle 14:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro
fonte dall'inviato a Roma, Antonello Gioia

Intervenuto ai microfoni di MilanNews.it, il collega Luca Bianchin de "La Gazzetta dello Sport" ha parlato della situazione attuale dei rossoneri, alla vigilia della finale di Coppa Italia. Ecco le sue parole.

Che reazioni ti aspetti dalla dirigenza del Milan attualmente sotto l'occhio del ciclone, a prescindere da come andrà la finale?
"Non mi aspetto reazioni particolari, mi colpisce questo countdown che c'è sulla testa di Conceiçao che lui ha avviato, schiacciando il bottone qualche tempo fa dicendo: 'A fine stagione parlerò'. Adesso la sabbia sulla clessidra è quasi esaurita, manca poco al momento in cui parlerà Conceiçao. È chiaro che c'è attesa per capire che cosa dirà, se saranno dichiarazioni al peperoncino, se forzerà la mano per uscire, se dirà: 'Resto, ma a certe condizioni', se dirà: 'Non mi fanno rimanere, ma...'. Mi aspetto sicuramente qualche critica su alcune difficoltà oggettive che ha avuto durante la sua metà stagione vissuta al Milan".

È più probabile che il Milan proponga la conferma a Conceiçao o che Conceiçao lasci spontaneamente la barca?
"Dipende molto dal risultato. Chiaro che se il Milan perdesse la Coppa Italia avremo sicuramente il nuovo allenatore e lui potrebbe sfogarsi un po' di più. Al contrario, se il Milan vincesse la Coppa Italia le chances di conferma salirebbero e lui si prenderebbe qualche giorno in più per dire quello che pensa. Non so se per lui alla fine si intenda dopo questa partita o, più probabilmente, dopo l'ultima giornata di campionato".

In tutti questi discorsi non c'è una figura che dovrebbe guidare queste discussioni, ossia il direttore sportivo
"Sembra che ci sia l'idea di non prendere un direttore sportivo, anche se terrei aperte tutte le possibilità".

Non ci sono più profili disponibili?
"Ci sono, volendo. Il problema è che non avendoli scelti adesso è improbabile che vengano scelti a giugno. Per quel che riguarda i direttori sotto contratto abbiamo qua Sartori che ha lasciato passare il messaggio che rimarrà a Bologna. C'è Tony D'Amico ma l'Atalanta ha detto che lo terrà. Chissà che il discorso non si riapra ma in questo momento ci atteniamo alle dichiarazioni di Percassi".

Provocazione: il Man City offre 70 milioni per Reijnders. Chi decide se venderlo o meno?
"È chiaro che Giorgio Furlani avrà un ruolo importante in questo. Non sarà un one-man-show, ovviamente Ibrahimovic e Cardinale avranno qualcosa da dire. Si parleranno, come sempre è stato in questi periodi, a volte con collaborazione e a volte con tensione. Però ovviamente Furlani avrà molta voce in capitolo. Mi sento di dire che incedibili non ce ne sono ma su Reijnders penso che ci vorrà un'offerta esagerata per convincere il Milan a pensarci".

Su Theo, invece?
"Con Theo è diverso, perché ha solo un anno di contratto. I dialoghi per il rinnovo non hanno portato a una firma. Non è così semplice che avvenga. L'offerta in questo caso dovrebbe essere minore. Credo che per Theo e Maignan o si crea un'asta o restano dei giocatori a cui resta un anno di contratto. Di conseguenza ognuno può farsi la propria opinione ma non sarà mai un giocatore da 70 milioni a meno che non ci siano due club che fanno asta. Anche perché la stagione di Theo non è da giocatore da 70 milioni. Bisogna orientarsi su cifre tra i 20 e i 35 milioni".

Al Milan conviene tenere un anno in più Theo e Maignan a costo di perderli a parametro zero?
"Moncada lo ha detto chiaramente: no, non conviene. Chiaro che il non detto di questa frase è: o rinnovare o vendere. Io penso che questo sia il punto di partenza, poi nel calcio le situazioni si evolvono in tanti modi. Si può fare un contratto a stagione in corso, si può mettere l'accordo per continuare insieme e a gennaio vediamo".

Finale di Coppa Italia: davanti con Gimenez o Jovic?
"Mi aspetto Jovic. Il posto è suo per quanto siano successe cose nelle ultime due settimane. L'ha portata lui il Milan in finale con i suoi gol".

Che partita ti aspetti?
"Una partita bella, aperta. Teoricamente con tanti gol. Due squadre abituate a segnare, quindi non mi aspetto uno 0-0 all'italiana".