Ale, Cala, Simon: il gruppo rinnova. Leao, Isma, Theo e lo stadio più bello del mondo

Ale, Cala, Simon: il gruppo rinnova.  Leao, Isma, Theo e lo stadio più bello del mondoMilanNews.it
sabato 30 ottobre 2021, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Siamo nell'ottobre 2021. Facciamo un breve salto indietro, di un anno e mezzo. Andiamo al marzo 2020. Un anno e mezzo fa, non una vita fa. Kjaer stava facendo cose discrete ma non si era ancora scrollato di dosso il modo in cui era stato accolto a Milano: il Milan ha fatto due errori, cedere Caldara e prendere Kjaer, ci dicevano quelli che sanno tutto. Calabria era un normale esterno che si alternava con Andrea Conti con l'ex atalantino un po' più titolare di lui e Saelemaekers era lo sconosciuto ma con quel cognome per piacere chi è rimandiamolo a casa grazie. Oggi sono l'ossatura dei rinnovi del Milan capolista che fa la Champions League. Loro tre, intendiamoci, sono saliti di tono e di livello esattamente come tutti gli altri, nessuno escluso. Non sono dei miracolati intendiamoci anche su questo, molto più semplicemente sono dei figli del gruppo. Sono l'eroe dell'Europeo e due nazionali di due grandi rappresentative che rinnovano con questo gruppo perchè è questo gruppo che li ha migliorati. Non capire di essere figli di questo progetto, di questo momento virtuoso, di questa conduzione societaria e tecnica sostenibile, compatta e serena, è un errore. Ci si può mettere al di sopra, si può andare a cercare il guadagno, si può fare quel che si vuole, ma le condizioni complessive che offre il Milan oggi, come si può ben vedere guardandosi attorno, non si riesce a ripeterle. Perchè è così difficile raggiungere le status quo nel calcio, che figurarsi se è possibile duplicarlo...Al massimo si possono duplicare i rimpianti via WhatsApp...ma la vita continua. Per tutti.

Mi piace moltissimo questa Milano che si sveglia e produce. Il comunicato sull'ok al nuovo stadio di ieri mattina è arrivato presto, molto presto. Milano traina, Milano dà l'esempio. Dopo l'Arco della Pace, City Life, i Navigli e molto altro, toccherà anche al calcio. Ora è Milano che traina il calcio. Grazie a questo meraviglioso investimento, saranno nuovamente i club milanesi a dare lustro alla città. Come il Milan, parlo del Milan, se permettete, ha fatto in ogni epoca: negli anni Cinquanta con il Gre-No-Li, negli anni Sessanta quando è diventata la prima squadra italiana a vincere la Coppa dei Campioni, negli anni Settanta con lo Scudetto della Stella di Gianni Rivera e di Franco Baresi, negli anni Ottanta con il Milan immortale di Silvio Berlusconi e Arrigo Sacchi, negli anni Novanta con la partita del Secolo ad Atene di Fabio Capello contro il Barcellona di Cruyff, nel nuovo Millennio con l'unica finale tutta italiana di Champions League vinta a Manchester e con la Settima conquistata ad Atene da Carlo Ancelotti e Paolo Maldini. Grazie alle spinte decisive di Gordon Singer, di Paolo Scaroni, di Ivan Gazidis e di Giorgio Furlani, l'AC Milan di Milano 7 volte campione d'Europa e 4 del Mondo giocherà nello stadio più bello del pianeta. E' questo il grande stimolo che devono avere Theo Hernandez, Ismael Bennacer e Rafael Leao. Restare con Stefano Pioli e legarsi ad un progetto solido e vero non per vivacchiare, ma per la gloria allo stato puro. Essere i primi a giocarci, sai che bello, sarà qualcosa che vi resterà dentro per tutta la vita. Forza ragazzi, il futuro, quello vero, vi aspetta.