Allora confermare i dirigenti non è reato… Ibra non è tipo di farsi mettere sotto. Fonseca-Van Bommel: più adatto il secondo

Allora confermare i dirigenti non è reato… Ibra non è tipo di farsi mettere sotto. Fonseca-Van Bommel: più adatto il secondoMilanNews.it
giovedì 23 maggio 2024, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Con il primo comunicato ufficiale di Oaktree cominciano a dipanarsi tutte le nuvole artificiali create dalla propaganda e si possono leggere i fatti attraverso la lente giusta. E sarà così anche nei prossimi mesi perché non ci sarà una sola comunicazione (del club) a diffondere il verbo ma ci sarà l’advisor dell’azionista a raccontare la realtà. Due le spiegazioni più importanti nel frattempo fornite: 1) la cifra esatta da restituire, 395 milioni per effetto dei 275 ricevuti in prestito da Zhang più i 120 milioni di interessi maturati durante i 3 anni; 2) nel 2021, senza quel prestito utilizzato per pagare gli stipendi arretrati, il club si sarebbe ritrovato in una situazione tragica (e si capisce perché Antonio Conte decise di lasciare Appiano Gentile; ndr).

Nella nota di Oaktree si annuncia la fiducia verso l’attuale governance del club in considerazione dell’ottimo lavoro svolto. Bene. La stessa scelta fu fatta da Gerry Cardinale nell’agosto del 2022, dopo lo scudetto vinto, quando subentrò a Elliott ma allora non mancarono gli sfottò, le maliziose osservazioni, gli ammiccamenti, cavalcando le beghe legali imbastite da BlueSkye. Oggi non trovo in circolazione lo stesso dibattito.

CHI DECIDE IL TECNICO- Questo è il tema centrale del mio intervento settimanale. Sulla scelta del nuovo allenatore del Milan abbiamo letto almeno 15-20 candidature, tutti profili (persino Scaloni) che sono stati “depennati” uno alla volta. La spiegazione è sotto gli occhi di tutti: erano il combinato disposto di soffiate dei procuratori interessati e la mancanza di “dritte” provenienti dagli uffici di casa Milan. Adesso a distanza di qualche settimana sembra che la lista si sia ridotta a soli due candidati: Fonseca e van Bommel. E qui spunta fuori l’interrogativo di fondo del quale voglio parlare. Ma allora -chiedono i tifosi- chi decide? Non solo. L’Equipe ha scritto che sui due c’è uno scontro in atto tra Moncada (favorevole a Fonseca) e Ibra (favorevole a van Bommel). Chiedo: ma avete conosciuto Ibra? Vi risulta che sia uno che si lascia facilmente “infinocchiare”? Avete capito bene quale ruolo occupa? Ibra è inaccessibile a qualunque giornalista e questo ha reso ancora più complicate le ricerche. Ecco le risposte ai diversi quesiti.

Ibra è il rappresentante diretto della proprietà, la sua voce, quindi il suo parere è quello che conta, quello di Gerry Cardinale. La sua influenza, qualunque sia la scelta definitiva, sarà evidente. In questo momento tutti i cronisti esperti di calcio-mercato indicano in Fonseca il prescelto. Se così fosse vuol dire allora che Ibra è convinto di questa soluzione. Personalmente non ho certezze in materia ma qualche riflessione da esporre. Fonseca mi sembra il profilo meno adatto ai bisogni del Milan. Come dimostrano alcune sconfitte pesanti (nelle due sfide con la Roma e nei derby) e il recente comportamento avuto col Torino, c’è bisogno di un rigido precettore, uno che metta in riga lo spogliatoio e sia in grado di tenerlo sotto pressione dal 1 gennaio al 31 dicembre. Van Bommel mi pare abbia queste caratteristiche. Sul tecnico non sono in grado di esprimermi, a 47 anni non si è mai misurato con un club della portata del Milan.