Dopo Theo, ora Maignan, Furlani, la Procura: dacci oggi il nostro tormentone quotidiano. La lezione di Rui Costa

Dopo Theo, ora Maignan, Furlani, la Procura: dacci oggi il nostro tormentone quotidiano. La lezione di Rui CostaMilanNews.it
venerdì 5 aprile 2024, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Theo Hernandez migliore in campo? I titoli del giorno dopo riguardano l'interesse di mezzo mondo per il suo cartellino. Maignan migliore in campo? I titoli del giorno dopo riguardano il suo rinnovo contrattuale, con la comica specifica: "Ma non è solo una questione di soldi". Vale solo per le stelle rossonere, questa postilla. A tutti gli altri calciatori del pianeta basta e avanza la cifra messa prima dei sei zeri. Poi Furlani, se ne va, arriva Comolli dal Tolosa, più rimpasti a Casa Milan che nei governi della Prima Repubblica. Infine la farsa dell'indagine della Procura: non leggete gli articoli che ne parlano, è un consiglio. Non ve lo dice il tifoso, ma un giornalista: vi toccherebbe saltare da un condizionale all'altro, tra un'ipotesi e l'altra - tutte a vanvera - di penalizzazioni per chissà quali colpe. Livello bassissimo. 

Non facciamoci mancare la dose quotidiana riservata a Pioli (e quindi a Conte, Motta, Klopp, il mago Forrest). Quella so interessare diversi tifosi per i quali i mali stanno tutti in panchina, cosicché si sono persi come l'allenatore rossonero abbia incartato la Fiorentina sabato scorso. Bastava sfruttare non dico tante, un paio di occasioni e finiva in goleada, là dove fino ad oggi avevano vinto solo Inter e (soffrendo le pene dell'inferno) la Juventus. Il cammino procede a pieno regime in campionato, la settimana prossima torna l'Europa League: chiedo a chi sa usare la pompa al self-service, di fare il pieno di ottimismo e fiducia, perché l'energia positiva è parte del karma.

Chiudo con i ritardati auguri di buon compleanno al musagete Manuel Rui Costa (uno scudetto, una coppa Italia, una supercoppa italiana, una Champions, una supercoppa europea col Milan e altri trofei con Fiorentina e Benfica, club di cui è presidente dal 2021. Ha detto Rui Costa: "Oggi i calciatori sono dei burattini in mano ai procuratori: 'lo voglio 10 milioni'. Ma come si può fare un investimento simile? Vuol dire che si dovrebbe aumentare l'ingaggio di tutta la squadra. Il mondo del calcio deve darsi una bella ridimensionata, con ingaggi fissi. Tu sei il più forte del mondo? L'hai dimostrato sul campo? Ok, 10 milioni, perché sei Messi o Ronaldo. Il resto deve adeguarsi, con stipendi sostenibili per le società. Vedo ragazzi salire dalla Primavera alla prima squadra e dopo mezza stagione fatta a buoni livelli, bussano alle società battendo cassa. 'Sto giocando bene, voglio 2 milioni a stagione, altrimenti vado via'. Cosa? Per un paio di goal e due buone giocate? Non esiste una cosa del genere. Ci sono ragazzini di 24 anni che prendono 7/8 milioni, questa non è una cosa normale. Diamoci una regolata, altrimenti il calcio è destinato a finire presto".

Poco da aggiungere, se non che questi messaggi sono rivolti a un mondo ciecosordomuto come quello del pallone.