Forza Zlatan. Forza Mercato

Forza Zlatan. Forza MercatoMilanNews.it
sabato 12 giugno 2021, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Niente allarmismi. La situazione è in evoluzione, fare previsioni è impossibile. Il Ct svedese, con tutto il rispetto, poteva stasi anche zitto, con tutto il rispetto, visto che non è un medico, visto che una telefonata non basta per dare comunicazioni di questo tipo. Va bene che lui ha le partite dell'Europeo da fare, ma il Milan una stagione strategica davanti in cui ha puntato molto su Zlatan. Speravamo oggi di essere più avanti nell'affrontare la ripresa dall'infortunio di Zlatan? Probabile, ma già a metà maggio si sapeva che si sarebbe dovuto attendere il 30 giugno prima di farsi una idea definitiva. Ed è il 30 giugno che aspettiamo, solo a quel tempo si faranno le valutazioni sugli effetti della terapia conservativa. Oggi nulla di nuovo, calma. Siamo a quindici giorni dalla deadline delle sei settimane del comunicato ufficiale del sabato pre Milan-Cagliari, significa che non è prima del tempo che si risolvono le delicate questioni mediche e soprattutto non si risolvono con la sfera di cristallo. Perchè altrimenti, sapete già poi come funziona no? Siete allenati no? Funziona che deve operarsi, e visto che deve operarsi a 96 anni (sapete come funziona con l'età dei giocatori del Milan, no?) rischia la carriera e visto che smetterà di giocare il Milan ha sbagliato a rinnovargli il contratto. Liscio come l'olio e scontato come sempre. Ma metto, mettiamo, tutto da parte, e facciamo una bella cosa. Auscultiamo la montagna. Guardiamola negli occhi e puntiamo dritti al suo cuore. La montagna è lui, certo che è lui, Zlatan Ibrahimovic. Proprio a giugno di un anno fa, si dicevano le stesse cose. Infortunio al polpaccio, mesi di assenza, l'età, carriera finita. E invece ha trascorso il mese di luglio del 2020 a segnare da tutte le parti e ad arrabbiarsi se veniva sostituito. La montagna è grande, la montagna è generosa. E non la dà mai vinta agli agitati. In montagna bisogna saperci andare con rispetto e con prudenza. Sempre. Sia nel 2020 che nel 2021. 

I nomi sempre gli stessi, uno stallo sostanziale. Ragazzi, iniziamo a familiarizzare con un concetto: le luci sul mercato rossonero sono fioche fioche. Si sta lavorando molto, si sta vagliando molto, ma a fari spenti. La mia sensazione, molto fiduciosa, è che il secondo posto abbia rafforzato le convinzioni della proprietà rossonera. La proprietà del Milan è la stessa che a gennaio è stata l'unica a fare mercato. Si è capito che aiutando la squadra si poteva arrivare a centrare un obiettivo importante e la si è aiutata. Tomori, Meitè Mandzukic. Con il bilancio sempre in passivo e in tempi di pandemia, ma con coraggio. Lo stesso coraggio che, a maggior ragione, si può avere adesso. Juventus e Inter cambiano molto, Roma, Napoli e Lazio pure e sono anche fuori dalla Champions. Bisogna conservare un certo vantaggio, nel progetto, nella visione. Ecco perchè la sensazione è che Paolo Maldini e Ricky Massara stiamo affrontando questo mercato con la stessa apertura mentale alla creatività di un anno fa, ma con qualche soldino in più a disposizione. Nulla di clamoroso, i tempi restano difficili. Ma per spendere bene e per non sbagliare, si valuta tanto, si valuta tutto. E magari poi si finisce il mercato con tante sorprese. Ho scritto sorprese, non acquisti da 40-50-60 milioni. Sorprese. Per rafforzarci e migliorare al di là dei luoghi comuni, al di fuori dei soliti casini che gli altri spesso fanno sul mercato e poi sul bilancio. Un occhio alla compatibilità economica e uno alle esigenze tecniche di Stefano Pioli. Ma con fiducia e con una giusta, discreta, adeguata, disponibilità. Avanti. Forza.