Il Milan è primo con merito (e senza Kjaer, Bennacer e Ibra). Dirigenza attiva sui rinnovi: ecco il punto

Il Milan è primo con merito (e senza Kjaer, Bennacer e Ibra). Dirigenza attiva sui rinnovi: ecco il puntoMilanNews.it
lunedì 7 dicembre 2020, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Il Milan continua, meritatamente, a starsene in vetta alla classifica. Lo fa al termine di una partita dove ha dovuto avere pazienza nel trovare l’episodio che la sbloccasse e poi quello che mettere il muso ulteriormente in avanti, prima di soffrire nei minuti finali contro una Sampdoria dai due volti. La sensazione è che con una prima punta vera, la gara sarebbe andata a dormire già al termine dei primi 45 minuti, perché la squadra di Pioli ha creato gioco, ma ha sbagliato le scelte (leggasi 4 contro 3 condotto da Diaz e Rebic che toglie allo spagnolo il pallone per calciare in area pochi minuti dopo). Ma la grande mole di gioco prodotta, ha mostrato quel lato della squadra che tanto piace ovvero la pazienza nel cercare il varco giusto, che è anche sinonimo di sicurezza e di sapere come installare dei dubbi nella testa degli avversari. Nessuno ci avrebbe creduto che il Milan avrebbe potuto fare così bene, con e senza Ibrahimovic, Kjaer e Bennacer. Ripetiamo: erano assenti Ibrahimovic, Kjaer e Bennacer ovvero tre anelli su quattro della colonna vertebrale milanista. Eppure Gabbia, Tonali e Rebic stanno facendo il loro. Dal croato ci si sarebbe aspettati qualche gol in più, ma è altrettanto vero che è arrivato un altro assist decisivo da parte sua. Ciò che conta, in realtà, è vincere. Mettere fieno in cascina e non pensare che si sta correndo più forte degli altri, ma pensare che ogni partita può e deve esser vinta con la propria impronta di gioco.

E paradossalmente la settimana che inizia oggi, potrà essere gestita al meglio da Pioli. Giovedì, con lo Sparta Praga, sarà una sfida del tutto ininfluente ai fini della qualificazione. Le chance di vincere il girone sono basse, anche se il Lille andrà in casa del Celtic, ma il mister avrà la possibilità di lasciare a Milano gran parte dei titolari per arrivare con più energie alla sfida contro il Parma. Perché cercare di rimanere in vetta fino a Natale non è un’idea così brutta e ad un anno di distanza, sarebbe la chiusura di un cerchio che si aprì proprio pochi giorni prima del Natale 2019 con il 5-0 subito a Bergamo, ovvero la sconfitta che ha dato lo sprint al ritorno di Ibrahimovic. Da lì è cambiato tutto, ma davvero tutto, ed il Milan ha dimostrato di saper navigare anche dentro le difficoltà. La forza sta anche in questo, nel coprire i limiti tecnici causati dalle assenza cambiando il proprio stile di attaccare le difese avversarie e ottenendo comunque la vittoria.

Ma le prossime settimane potrebbero essere decisive sul fronte dei rinnovi di contratto. Per Donnarumma si procede nelle discussioni, anche se sembra che la strada sia in dirittura d’arrivo. Con Ibrahimovic i discorsi verranno fatti a fine stagione, ma la volontà è quello di tenerlo ancora. Per Calhanoglu, invece, le acque si muovono così come si muoverà a breve Gordon Stipic per arrivare a Milano per arrivare a ridurre le distanze tra domanda ed offerta. I rossoneri hanno anche avviato i primi contatti con George Atangana per rifare il contratto di Kessie (portarlo al 2024) e presto vedranno anche i nuovi rappresentanti di Calabria per prolungare ulteriormente il contratto. La volontà del club è anche quella di trovare una cifra reale su Brahim Diaz con il Real Madrid e per Diogo Dalot con lo United. In più ci si avvicina al mercato di gennaio, con Kabak e Simakan nomi sempre più seguiti con il turco dello Schalke che vuole andare via dalla società tedesca, in piena caduta libera in Bundesliga.