Krunic e i turchI: qui comanda il Milan. Ibra: ecco il suo vero ruolo. Mercato: quiete e attenzione

Krunic e i turchI: qui comanda il Milan. Ibra: ecco il suo vero ruolo. Mercato: quiete e attenzioneMilanNews.it
lunedì 8 gennaio 2024, 16:51Editoriale
di Pietro Mazzara

La situazione di Rade Krunic è ormai nota a tutti. Il centrocampista bosniaco, non convocato per la vittoriosa trasferta di Empoli di ieri, è un separato in casa. Tecnicamente non è fuori rosa, ma a livello di scelte è come se lo fosse. Il mal di schiena diplomatico di Milan-Sassuolo non è andato giù a nessuno a livello dirigenziale e, adesso, ne sta pagando le conseguenze. Lui e il suo entourage. Perché le manovre con il Fenerbahçe non sono piaciute per nulla a Furlani, Moncada e D’Ottavio, perché i turchi – con la complicità di giocatore e procuratore – hanno creato un problema tecnico e ambientale al Milan, in un momento in cui di problemi a Milanello ce n’erano fin troppi. In sostanza è successo che il Fener, una volta capito che tra Krunic e il Milan non ci sarebbe mai stato un rinnovo di contratto, ha tessuto la tela già tirata in estate facendo spegnere la luce al ragazzo, convinto – in maniera errata – di valere i 3.5 milioni che i turchi gli avevano proposto in estate. In sede di trattativa – breve – la richiesta è stata vicina a quella cifra e il Milan ha detto di no. Ma è il dopo che ha creato una situazione che diventerà un esempio giurisprudenziale dentro il mondo rossonero: nessuno si può permettere di dettare le condizioni di una partenza al Milan. E così la prima offerta del Fenerbahçe da 4 milioni (senza bonus) è stata spedita indietro con un invito chiaro: presentatevi con qualcosa di più serio. In questi giorni, in via Aldo Rossi, si aspettano un’offerta migliorativa per il cartellino del giocatore, sul quale è arrivato anche l’Al Shabab, altrimenti Krunic finirà la stagione al Milan. Probabilmente, da una parte o dall’altra, i turchi saliranno oltre i 5 milioni, cifra minima per la quale il Milan si siede a trattare. 

Si è fatto un gran parlare del ruolo di Zlatan Ibrahimovic dopo la firma con RedBird. La carica contrattuale è quella di Senior Advisor, ma la realtà dei fatti è che Ibra non lo puoi ingabbiare in una carica formale. Il suo ruolo è e sarò quello di fare Ibrahimovic, seppur in abiti civili e non con le scarpe da calcio ai piedi. Zlatan ha un ruolo ampio, di larghe vedute e larghe competenze, che sa lavorare in team e si è messo a disposizione del team già operativo. Furlani, Moncada e D’Ottavio lo hanno accolto a braccia aperte e Zlatan, con grande intelligenza e umiltà, si è messo a disposizione loro, di Pioli e della squadra. Ha chiesto dove poteva essere utile, ha iniziato a parlare con tutti, offrendosi come punto di riferimento per tanti aspetti, ma senza mai prevaricare chi gli sta accanto. Sta imparando e, siamo sicuri, lo farà in fretta e nel corso delle prossime settimane sarà spesso vicino alla squadra e all’allenatore, con un dialogo continuo con il trio dirigenziale. Zlatan vuole essere un fattore positivo per il Milan, sapendo che il nuovo ruolo richiede una fase di rodaggio, ma il modo in cui si è posto e si sta immergendo, è tipico di chi ha visto tanto e vuole vedere ancora di più

Oggi inizia l’avventura milanista di Filippo Terracciano mentre quella di Matteo Gabbia ha già avuto un’appendice ieri a Empoli. Il Milan, adesso, si metterà in uno standby attivo sul mercato. Non si può viaggiare alla media di un colpo a settimana, perché chi va veloce non vede niente. È giusto capire se vi siano le condizioni per Brassier del Brest e cosa offrirà il mercato a livello di opportunità. Se ci saranno anche i soldi di Krunic, poi, meglio ancora.