Perché Paulo Fonseca piace tanto (non solo) al Milan

Perché Paulo Fonseca piace tanto (non solo) al MilanMilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 17 maggio 2024, 19:00Podcast MN
di Gaetano Mocciaro

Il nome di Paulo Fonseca resta caldo per la panchina del Milan, pur con le alternative al portoghese ancora in piedi. Domenica alle 21 il suo Lille chiuderà la stagione con l'ultima partita di Ligue 1, in casa contro il Nizza di Francesco Farioli, altro tecnico accostato al Milan ma che è destinato all'Ajax. Al termine di essa con ogni probabilità ci sarà l'annuncio di Fonseca sul suo futuro, che non sarà al Nord della Francia per due motivi: l'aver fatto il massimo possibile con la squadra, qualificata in Champions League e i rapporti freddi con Olivier Létang, presidente della squadra. 

Il Marsiglia gli fa la corte da tempo, come la fa a un altro obiettivo rossonero come Sergio Conceiçao. Anche in Provenza sono rimasti stregati dal suo stile di gioco al punto da dargli più potere possibile, pur di fargli accettare la proposta. Ma cosa sta facendo innamorare i club di Paulo Fonseca?

Due i fattori principali, se parliamo di concetti tattici: l'amore per un calcio offensivo, che delizia gli occhi di tifosi e addetti ai lavori ma anche la grande intelligenza, che lo porta ad adattarsi a seconda del contesto. Senza snaturare del tutto il suo credo e senza impantanarsi in ottuse prese di posizione.

È un Fonseca diverso rispetto ai tempi di Roma, dove comunque si era fatto apprezzare per l'abilità nell'adattarsi a un calcio tattico come quello italiano. Il suo 4-2-3-1 in giallorosso era estremamente ambizioso a livello tattico, di fatto con un solo centrocampista di fatica come Cristante in mediana col compagno di reparto Pellegrini più un supporto agli altri tre trequartisti. L'idea era chiara: riproporre pari pari lo stile che aveva il suo Shakhtar. Ma la Serie A ha un contesto tattico differente del più modesto campionato ucraino, questo Fonseca l'ha capito tanto da rivedere col tempo i suoi principi, passando alla difesa a tre e adattandola quasi del tutto nella sua seconda stagione giallorossa.

Lo stesso Fonseca ha spiegato le ragioni, quella di poter controllare meglio gli inserimenti avversari e di gestire meglio la situazione in caso di pallone perso: passando dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1 nessun centrocampiasta doveva più abbassarsi per gestire il pallone e gli esterni hanno molta più libertà nella fase difensiva. 

Tuttavia il 4-2-3-1 è il modulo di cui Fonseca, per sua stessa ammissione, è innamorato: è quello ampiamente più utilizzato a Lille, alternato in questa stagione al 4-3-3. Cambia giusto l'approccio: la svolta in Francia il 21 agosto 2022, quando la squadra ha perso per 1-7 contro il Paris Saint-Germain. Una situazione che l'ha portato ad avere un approccio leggermente più accorto e soprattutto Fonseca ha inizato ad adattare la squadra alle caratteristiche dell'avversario, senza dover imporre a priori il proprio gioco. E non è un caso che la difesa ne abbia beneficiato: soli 32 gol al passivo in 33 partite, persino meglio dei campioni del Paris Saint-Germain e dietro solamente al Nizza, ultimo avversario della sua splendida avventura lillois.

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