Un “Pallone d’Oro” berlusconiano. Bruges e Milan, come Bianchetto e Pettenella. Dodo-Bennacer, che bello scambio. Insisto… Arokodare!!!

Un acquisto Berlusconiano. Nell’accezione più positiva del termine. Così si potrebbe definire l’arrivo di Luka Modric, che aumenta la caratura tecnico-tattica della rosa rossonera, ma non solo. Il regista croato, delicato e raffinato come Giuseppe Tornatore negli appoggi e negli assist, spettacolare e travolgente come Ridley Scott nelle conclusioni da lontano, diventerà anche uno dei principali punti di riferimento dello spogliatoio, esempio e guida di tutto il gruppo. Qualcuno storce il naso, riflettendo sull’età di Modric, ma sembra sempre un giocatore che abbia compiuto due volte vent’anni invece che una volta quaranta. Lucido, preciso, grande senso della posizione, supplisce a un logico calo della corsa con uno spiccatissimo senso tattico. Insomma, un buon punto di partenza nella campagna rafforzamento dell’estate 2025, che ha visto anche l’acquisizione del suo allievo. Insomma Luka Modric e Samuele Ricci, come Socrate per Platone, o il Perugino per Raffaello. Poi deve essere il ragazzo ad avere la voglia, il talento, la passione per assorbire gli insegnamenti del Maestro croato.
Su Jashari nulla di nuovo sul fronte belga. L’opinione più comune è che “tanto alla fine arriverà”. Non so da che cosa nasca questa convinzione. Se il Bruges non scende o il Milan non sale, vorrei capire come si potrebbe concludere questo surplace, che rischia di ricordare quello di Bianchetto e Pettenella, che, al velodromo di Varese, il 27 luglio 1968, stettero immobili sui pedali per sessantatré minuti. Certo è che senza Jashari, potenziale rinforzo, Reijnders, Theo Hernandez, è un Milan che non ha migliorato il livello della squadra. Anzi!
Incredibile la questione che riguarda i terzini. Oggi sul mercato è diventato complicato trovare difensori di fascia, soprattutto di quella sinistra. Una volta era considerato un ruolo non fondamentale nell’assetto tattico di una squadra. Ora spesso diventa il regista arretrato o il giocatore che si infila dentro il centrocampo, creando un diversivo vincente nella manovra offensiva. Le difficoltà che trova il Milan sono quelle comuni anche ad altri club. Personalmente, dovesse perdurare la situazione di stallo nei rapporti tra Dodo e la Fiorentina, non avrei dubbi, magari fra qualche settimana, nel tentare l’acquisto del brasiliano. Oggi è sul mercato a 30 milioni, ma magari con un po’ di fantasia, inserendo nella trattativa, magari… Bennacer, che piace a Pioli, potrebbe diventare un robusto rinforzo in campo, e accessibile sul piano della… cassaforte.
Chiudiamo con l’attaccante centrale. Leggo ancora di una pista percorribile che porti a Vlahovic. Dal Milan però continua a trapelare che non siano interessati al pur forte bomber serbo. Molti credono però che possa entrare nel gruppo “Tanto vedrai che alla fine arriva… sai… l’opportunità di agosto”.
È già successo con Tony D’Amico, il DS dell’Atalanta, di aspettare che si liberasse, nonostante i Percassi avessero sempre risposto di non volersene privare. Con il risultato che si è preso Igli Tare troppo tardi, a fine maggio. Ecco ora le difficoltà che gli si presentano, non avendo potuto cominciare a marzo o ad aprile una seria pianificazione per quanto riguarda acquisti e cessioni. Non vorrei che si ripercorresse lo stesso cammino per Dusan Vlahovic.
Allora io insisto, e continuo a insistere, su un attaccante di 25 anni, oggi al Genk, Tolu Arokodare. Alto 1,97 centimetri, nigeriano dal fisico possente, un Lukaku giovane, che ha realizzato 21 gol nella scorsa stagione, con 5 assist. Costo attuale 18 milioni, ma, come per Boniface o per Openda, se dovesse ripetersi, quanto a reti, anche in questa stagione, fra un anno il suo valore certamente raddoppierà. Buono il suo approccio alla stagione, con una doppietta nell’amichevole contro l’Hannover. Appartiene alla Scuderia Base di Frank Trimboli, rappresentato in Italia da Paolo Busardò, agente ben conosciuto al Milan, vedi affare Samuele Ricci. Quindi una via magari più facilmente percorribile. A coloro che obiettano dicendo che il Milan non possa acquistare una scommessa, voglio rispondere che le sicurezze costano oltre i 40 milioni, cifra che, salvo sorprese clamorose e molto piacevoli, il Milan di questa proprietà non credo voglia spendere, e non ha mai speso.
A fine settimana, Max Allegri parte con i suoi ragazzi per la tournée asiatica, con la speranza che, al suo ritorno, possa trovare due terzini, Jashari e le basi per l’acquisto di una punta centrale. Perché succeda tutto questo, Tare deve trasformarsi in un mago che estragga dal suo cilindro non solo il coniglio, ma anche tanti coniglietti!

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