La barca va raddrizzata. Il silenzio non è una gestione. Il mercato non è fermo: la rosa sarà rinforzata (come mai è noto solo il budget rossonero?)

La barca va raddrizzata. Il silenzio non è una gestione. Il mercato non è fermo: la rosa sarà rinforzata (come mai è noto solo il budget rossonero?)MilanNews.it
venerdì 24 giugno 2022, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

La tempesta non è sulla nave, ma in mare. Il Milan naviga in mezzo ad acque agitate che sono la stampa allarmistica, i tifosi spiazzati, il silenzio inquietante dei comandanti. La barca è storta, piegata su un fianco, non ci sono dubbi. Il peso dell’equipaggio va riequilibrato. Tra i flutti, bisogna lavorare e remare tutti con forza e alla stessa maniera, nella medesima direzione: difesa dello scudetto e assalto alla Champions. Quando la tavola tornerà piatta e si approderà a un porto sicuro, bisognerà guardarsi in faccia e parlare. 

Non voglio entrare nel merito di questioni che conosco in parte e meno di quasi tutti i miei colleghi: lo scenario l’ho già descritto più volte. Tra lo scudetto e la prossima stagione c’è stato un cambio di assetto societario non ancora completato, ci sono scadenze contrattuali imminenti e ambizioni legittime. Della proprietà e della dirigenza. Non sono preoccupato, ma credo che una nota, se non proprio un comunicato, sulla volontà di proseguire insieme poteva essere pubblicato. Dai piani più alti. Non è questo il tempo dei contrasti o delle divergenze, è solo il tempo di dettagli che vanno sistemati. Una volta in questi casi il grande saggio Silvano Ramaccioni avrebbe suggerito il “silenzio stampa parlato”, cioè una dichiarazione non risolutoria ma rasserenante. Non è ovviamente compito della comunicazione istituzionale, né di Maldini e Massara: spettava alla proprietà, quale essa sia. In proposito però Gerry Cardinale, uno che mediaticamente ha da sempre un profilo basso e riservato, si è più che sbilanciato. Bastino le sue dichiarazioni, anche se datate. Il silenzio non è mai una buona idea per gestire la comunicazione. Resto più che tranquillo, in ogni caso. 

Lo dimostra anche il fatto che, in qualche modo, contatti, sondaggi, trattative e rinnovi proseguono. In mezzo a una ridda di nomi, il Milan fa il suo e sono certo che la rosa sarà migliorata. Non ho dubbi. La questione Botman o Sanches non riesco a inquadrarla legata ai rinnovi dei dirigenti: un accordo con il Lilla non era ancora stato raggiunto e se nel frattempo arriva lo sceicco di turno, non c’è niente da fare. Amen: la storia, soprattutto quella recente del Milan, insegna che morto un Papa se ne fa un altro. Quello che mi lascia perplesso è il motivo per cui, nel silenzio assoluto di cui sopra, l’unico budget sbandierato, conosciuto, rivelato, risicato, sia quello del club rossonero. Quattro spiccioli in croce. Mah. È un fatto invece che indebitati e insolventi siano iperattivi, pieni di idee e di risorse. Un colpo dietro l’altro (ma dove?), un quasi forse probabilmente dietro l’altro.

Cerco di fare il mio mestiere mettendo insieme informazioni e scenari: non c’è nulla al momento che mi faccia credere a fratture irreparabili e pagine strappate per scriverne altre. Fossi un tifoso del Milan, continuerei a godermi questa estate di festa da campione d’Italia e guarderei come sempre al futuro con fiducia e ottimismo.