La prestazione sontuosa a Genova. Visti i voti e i giudizi, penso a Virgilio. In Coppa, Leao e “Il Girator Cortese” per tornare a vincere, a San Siro, dopo 9 anni

 La prestazione sontuosa a Genova. Visti i voti e i giudizi, penso a Virgilio. In Coppa, Leao e “Il Girator Cortese” per tornare a vincere, a San Siro, dopo 9 anniMilanNews.it
mercoledì 14 settembre 2022, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Ho ancora negli occhi il sontuoso, spettacolare, autorevole primo tempo disputato dal Milan a Marassi. Ho ancora  nel cuore il coraggioso, determinato, orgoglioso secondo tempo, in dieci, sabato contro i doriani. Due Milan totalmente differenti, ma uniti da tre splendidi comuni denominatori, lo spirito vincente, l’unione da Ragazzi della Via Pal, l’infinita voglia di lottare per regalare ai loro splendidi tifosi un’altra vittoria emozionante. Non mi hanno  rovinato una grande prestazione e il primo posto in classifica i giudizi e i voti del giorno dopo, troppo miseri e riduttivi considerato le variegate qualità messe in campo, come detto, nei due tempi di Genova. "Non ragioniam di loro, ma guarda e passa” diceva Virgilio nel Canto III dell’Inferno. 

Per non precipitare anche noi… all’Inferno del girone di Champions League, ora concentrazione sulla Dinamo Zagabria. Forse è esagerato parlare di partita decisiva, quando poi saranno in palio ancora dodici punti, ma certamente che si tratti di un match delicato nessuno penso che lo possa negare. Non vincere, alla vigilia delle due sfide contro il Chelsea, complicherebbe, anche sul piano emotivo, il cammino per conquistare la qualificazione agli ottavi. Però il Milan di queste settimane, di questi ultimi mesi, è una squadra forte, matura  solida, consapevole della propria forza. Quindi mi aspetto che offra la solita prestazione di eccellente livello e ottenga quella vittoria che, a San Siro, in Champions League manca ormai da ben nove anni. E’ il 18 settembre  2013, quando il Milan batte il Celtic con un netto 2-0, grazie alla autorete di Izaguirre e al gol di Muntari. Per applaudire una rete di un attaccante, sempre in Champions League, sempre a San Siro, dobbiamo andare indietro addirittura al sei novembre del 2012. È “Come d’Incanto” Pato a realizzare il pareggio contro il Malaga!!!!

A proposito di attaccanti, è un Milan che ha perso Rebic e Origi, che rivedremo dopo la sosta, in attesa che, a gennaio, torni lui, “Ibra Supremacy”. Quando si torna a parlare di Ibrahimovic, qualcuno accenna a sorrisini ironici, come se si parlasse di un patetico ex giocatore. Ah, come se non conoscessimo questo giocatore, questo atleta, questo professionista, questo uomo dagli orizzonti infiniti, dall’orgoglio smisurato, dall’amore smisurato verso il Milan, verso i colori rossoneri. I suoi compagni, a partire proprio dalla partita contro la Dinamo, devono regalargli ancora la possibilità di giocare in Europa e di battere il record del gol… meno giovane della storia della Coppa dei Campioni; record vecchio di sessantadue anni detenuto da Willy Olsen, che realizza la rete del Fredrickstad all’Ajax all’età di 39 anni e 218 giorni.

Ma non corriamo troppo in là. Oggi Pioli ha a disposizione solo l’immenso Giroud, ”Oliviero lo Sparviero“, o, se preferite, "il Girator Cortese”, che a Genova ha disputato una partita emozionante o commovente per la qualità e lo spirito di sacrificio messo in campo dal primo al centesimo minuto, Era, lì, a pochi metri da me, nel finale del match. Senza mai arrendersi, pur con le gambe dolenti, chiedendo ai polmoni ancora uno sforzo. Sempre lucido, sempre di aiuto ai compagni. Olivier, le magnifique! Insieme a lui in attacco, Rafael “Prova a prendermi” Leao. Ho dato sette alla sua prestazione di Marassi. Sette, avete letto bene, sette. Lo scrivo anche in numero, 7!  Nel primo tempo è stato debordante. Uno spettacolo di tecnica, di classe, di velocità, regalando quattro assist, due sfruttati da Messias e CDK, altri due per le conclusioni di Giroud. Ho letto voti insufficienti per la sua espulsione, che considero solo figlio di due episodi sfortunati. Non certo dovuti a cattiveria o superficialità. Me lo gusto, ce lo gusteremo contro la Dinamo, mentre nello scontro al vertice, avversario domenica sera il Napoli, Pioli dovrà gestire, ma non è una novità, l’emergenza nel reparto offensivo. Io preoccupato? No! Dispiaciuto sì, per l’assenza del fuoriclasse portoghese e di Osimhen. Il tecnico milanista troverà certamente il modulo e gli interpreti più adatti per la splendida sfida. Lui è il nostro Mister Fantasy, bravo a inventare nuove soluzioni. Una sola differenza con Carlo Massarini, conduttore della celebre trasmissione televisiva, la prima dedicata ai videoclip musicali. Lui vestiva di bianco, Pioli sempre di nero!